Saldi estivi al via: vincono gli “sfizi”
Quattro passi in centro per vedere come si comportano i consumatori varesini. Dove si scopre che amano soprattutto le cose pazze
![]() I primi e più evidenti cartelloni che invitano ai saldi, per chi entra in centro città sono alle Corti: spiccano in particolare quelli di Longoni, che ricordano innanzitutto che quel negozio è ancora aperto malgrado le disavventure del gruppo Giacomelli, che ha trascinato il fornitissimo negozio di sport in un tunnel da cui sembra difficile uscire. Molti i curiosi, poca la merce, non ci sono le code di una volta: ma di affezionati acquirenti ancora ce n’è. Quelli di Longoni non sono però dei saldi classici, quanto piuttosto una vendita di rimanenze: le tute da sci testimoniano che non si tratta di "pezzi in fine stagione" estiva… Tutt’intorno però è un brulicare di gente che guarda e confronta prezzi: i saldi ci sono per davvero. A dire il vero, i clienti potenziali si fermano alla curiosità, nella maggior parte dei casi: all’interno dei negozi non si vedono acquirenti in proporzione. «Era un po’ di tempo che non approfittavo dei saldi – spiega Tamara di Gallarate, in giro in centro a Varese con l’amica Federica – Questa volta però mi sono concessa delle scarpe» «Anch’io ho preso una maglietta – aggiunge l’amica Federica – io quando posso dei saldi ne approfitto» «Questi non sono saldi, noi consideriamo questi i prezzi "normali" per acquistare – Spiegano Edy e Lorena, venute da Malnate per dare un’occhiata – In ogni caso abbiamo comprato capi d’abbigliamento, in negozi nemmeno tanto cari» «I saldi? è tutto troppo caro: non si può comprare niente… » urlano di fretta due ragazze all’uscita del Coin, con in mano una miriade di borse con l’insegna di almeno dieci negozi. A veder loro non sembrerebbe.
Saldi "tranquilli" comunque, senza troppi scossoni né in negativo né in positivo, quelli partiti oggi. Parola anche del presidente di Ascom Varese Giorgio Angelucci, che è innanzitutto un commerciante di abbigliamento, il settore più interessato: «E’ il primo giorno, la partenza è tranquilla, non si può ancora dire come andrà – precisa Angelucci – Di certo però il ritardo dell’estate ha pesato su questa stagione commerciale: i clienti hanno cominciato a comprare il vestiario estivo praticamente con l’arrivo dei saldi. E’ andata un po’ come per le ciliege…» Una osservazione importante, visto che i saldi sono tipicamente legati al settore tessile e calzaturiero, per il quale sembrano incidere profondamente «Certamente, è una tendenza evidente – spiega Angelucci, da operatore del settore – Tant’è vero che fino a dieci anni fa i saldi non erano altro che la parte finale del nostro lavoro, ora invece sono la parte più importante del nostro guadagno». |
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