Il Console americano a Varese. Per Dan Flavin e per esportare la sanità americana
Una giornata intensa, che ha Visto deborah Graze a Villa Panza, in Comune, all'Univa e in Provincia
Per la seconda volta in un anno il console americano a Milano è venuto in visita ufficiale a Varese: a giugno era Kirk Ressler, oggi è stato Deborah Graze. Una giornata intensa, che ha previsto alla mattina un incontro con il viceprefetto, una visita a villa Panza e alle 11.30 l’incontro con il sindaco di Varese, Aldo Fumagalli e con il presidente della fondazione Molina Mario Carletti.
Deborah Graze ha visitato Varese su invito della Fondazione Molina e del ministero del Welfare. In particolare, lo scopo dell’incontro era di gettare le basi per future visite negli Stati Uniti, in modo da valutare “modelli nella gestione di strutture per l’assistenza socio-sanitaria ad anziani non autosufficienti e a portatori di disabilità”.
«Sono qui – ha precisato la Console – per approfondire la conoscenza di questa zona che fa parte della responsabilità del Consolato generale di Milano. Sono colpita dall’energia di Varese, nel campo dell’arte e in quello economico. I motivi per tornare a visitare il territorio varesino sono davvero molti. Ringrazio in modo particolare la Fondazione Molina».
«Il ministero del Welfare – ha spiegato Mario Carletti, presidente della Fondazione Molina – vuole stringere rapporti stretti con gli Stati Uniti, in modo da scambiare esperienze e valutare modelli di organizzazione e fiscali presenti in diversi stati americani. C’è molto da fare e anche da approfondire: lo scambio sarà reciproco sia nel settore socio-assistenziale sia in altri settori, come quello economico. il Varesotto esporta negli Usa molto di più di ciò che gli Stati Uniti esportano in questa zona».
Ma la console di Varese non ha apprezzato solo l’economia: anche l’arte moderna. Americana qui ospitata: ne ha infatti approfittato per visitare la mostra del suo connazionale Dan Flavin, padre della minimal art, a Villa Panza dove egli ha risieduto per molti anni.
«Abbiamo parlato dei rapporti attivati e di quelli di potranno nascere tra la nostra città e gli Stati Uniti – ha spiegato il sindaco Fumagalli durante la conferenza stampa che è seguita all’incontro – Abbiamo approfondito le relazioni con la comunità statunitense presente sul nostro territorio. Il console ha visitato a Villa Panza la mostra di Dan Flavin: non è un caso che Varese abbia una collezione di arte contemporanea americana».
La visita della console si è poi conclusa nel pomeriggio con una visita all’Univa e con una visita alla Provincia di Varese, dove è stato accolta dall’assessore all’Ambiente Francesco Pintus.
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