Le Acli aderiscono allo sciopero
La sezione varesina dell’associazione sottolinea «la comune preoccupazione e il dissenso sui contenuti della Finanziaria 2005»
Le Acli provinciali di Varese comunicano la loro adesione allo sciopero generale del 30 novembre p.v., proclamato da CGIL – CISL – UIL e l’invito agli associati a partecipare alla manifestazione organizzata a Varese.
Nel condividere le motivazioni espresse dalle Organizzazioni Sindacali, e le criticità evidenziate dal Forum Nazionale del Terzo Settore del quale fanno parte, le Acli sottolineano la comune preoccupazione e il dissenso sui contenuti – per ora riscontrabili – della Finanziaria 2005.
Essi infatti ben rappresentano l’ultimo anello di una politica economica fallimentare che ha aggravato la situazione del paese e i conti dello Stato tanto che il mancato rilancio degli investimenti ha generato una situazione di rottura anche dell’idillio del governo con le associazioni imprenditoriali.
Viviamo una situazione di arretramento economico e di perdita di competitività nonostante tutti i sacrifici chiesti ai lavoratori in termini di precarietà di lavoro e impoverimento dei salari mentre, nel contempo, gli intereventi legislativi di questo governo a ripetizione hanno fatto approvare condoni di ogni tipo, depenalizzazioni di reati come il falso in bilancio, alleggerimenti di controlli fiscali, ostacoli ai controlli in materia di sicurezza sul lavoro, hanno altresì alimentato un diffuso senso di immoralità e impunità, tali da incrementare anziché contrastare l’illegalità, l’evasione fiscale ed il lavoro nero.
Ancora la riduzione delle tasse elaborata dal governo, pur rispecchiando uno scontato desiderio dei cittadini, non è in grado di recuperare, per entità e modalità di applicazione, in modo significativo la perdita del potere d’acquisto degli stipendi e delle pensioni, accentuatasi in questi ultimi anni e neppure i sostanziosi esborsi che milioni di famiglie devono sostenere per accedere a servizi in settori vitali come sanità, scuola, pensione. Inoltre è prevedibile, visti i precedenti, che la necessaria copertura finanziaria peserà maggiormente, in modo soprattutto indiretto, ancora una volta sulle classi meno abbienti.
Le Acli varesine condividono e sostengono la scelta di scendere in piazza per dire no a tutto questo e per chiedere un radicale cambiamento di rotta, per quanto difficile possa apparire.
Infine esse esprimono particolare solidarietà ai dipendenti della compagnia aerea Volare e ai tanti lavoratori e lavoratrici che rischiano il posto di lavoro in piccole aziende della provincia costantemente ignorate da giornali e televisioni anche locali
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