«La Procura sta indagando su tutta la vicenda»
La presidente della cooperativa Settelaghi, Agusta Lena, interviene sulla vicenda delle lavoratrici ausiliarie
La signora Augusta Lena è una di quelle donne che le cose non te le mandano a dire. Caparbia, battagliera, da quando le è stato sottratto il servizio delle scuole ha sempre tuonato contro il Comune.
Signora Lena, perché continua a voler dire la sua su questa vicenda, dato che ha perso la gara. Cosa c’entra la sua cooperativa?
«La gara è attualmente aperta ed è valida. Io lavoro in un ente pubblico e so predisporre le gare d’appalto. Queste restano aperte per due anni e quindi il Comune non può fare come vuole. La nostra è l’unica concorrente in regola con la documentazione. Io l’ho sempre detto, ma nessuno mi ascoltava. Abbiamo la certificazione per l’hccp da tre anni».
Ma perché ci tiene tanto a questo lavoro?
«Per una questione di giustizia! È un dovere anche morale il mio. La cooperativa che amministro ha il dovere di crescere per garantire migliori condizioni di lavoro e sempre maggiori opportunità. La cosa che mi fa più piacere è il giudizio delle lavoratrici sulla nostra azienda. Noi abbiamo sempre messo loro al centro delle attenzioni. Le abbiamo pagate come era giusto farlo e abbiamo sempre adempiuto ai nostri doveri. Non come qualcuno che ha preso più soldi e poi ha pagato meno».
Dal Comune sembra di capire che le scelte vanno verso altre direzioni e non verso la sua cooperativa perché questo?
«Non lo chieda a me , ma a loro. Comunque su questo deciderà il Tribunale».
Cosa c’entra il Tribunale?
«C’entra non si preoccupi… Io ho fatto un esposto, ma sono già stata chiamata dalla Procura della repubblica perché persona informata sui fatti. Questo significa che già qualcuno stava indagando su questa vicenda»
Come mai la questione ha assunto questi toni così delicati?
«Non lo so. So solo che qualcuno non vuole la nostra cooperativa e dovrà spiegare perché. Io ora voglio solo giustizia. Questo appalto spetta a noi».
Non crede che la scelta dell’Aspem sia comunque una buona scelta?
«Niente affatto! L’Aspem è in piena irregolarilità. Non ha nella sua ragione sociale un lavoro come quello che le verrebbe assegnato e poi non ha la certificazione per l’hccp. Se le sembra poco… Le ripeto quel servizio, secondo la gara fatta, lo possiamo svolgere solo noi. Ci spieghino ora perché non ci viene affidato. Soprattutto visto che sia le lavoratrici che i genitori non fanno che parlar bene della nostra passata gestione».
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