Un altro-spazio per il biologico, la solidarietà e la sostenibilità
Il primo ottobre rinasce il circolo: torna ai soci la gestione del bar dopo 17 anni di privatizzazione
Sabato 1° ottobre inaugura il circolo di Laveno: da gestione privata si passa a conduzione diretta dei soci. Un’inversione di tendenza ed un esperimento che pochi in provincia osano, tra questi la Cooperativa di Bosto che festeggia questo fine settimana i suoi 100 anni.
La storia del locale in via Ceretti 2 è lunga. Costruito nel 1933 è passato poi ai ferrovieri, agli operai delle ceramiche e ha vissuto 17 anni appaltato a privati. Ora sono i giovani precari che hanno riscattato il posto con la voglia di creare uno spazio effettivamente pubblico.
Il progetto del circolo è quello di ricostruire una rete di solidarietà ad iniziare dalla spesa, che segue le indicazioni della Guida al consumo critico. Al bar non si troveranno né Coca Cola, né gelati Algida o prodotti Nestlé, ma si potranno bere e mangiare i prodotti che arrivano da tutto il mondo seguendo le vie del Commercio Equo e Solidale. I gestori assicurano che non mancheranno molte delle marche conosciute, ma solamente quelle che non sono accusate di sfruttamento, finanziamento a regimi militari, utilizzo di ogm, ed altri crimini contro l’uomo e l’ambiente.
La giornata inaugurale prevede pranzo a mezzogiorno con un menù che accontenta gli amanti della tradizione e i vegetariani convinti: tutti i piatti saranno a base di prodotti rigorosamente biologici. Il pomeriggio è dedicato ai giochi per i bambini, ma alle 18 gli adulti potranno degustare i vini biologici e sostenibli del circuito Critical Wine. L’aperitivo inaugura la libreria Interno4, un progetto di distribuzione “targettizzata” di libri di qualità e, per tutti i primi acquisti, verrà applicato uno sconto del 10% sul prezzo di copertina. Dopo cena, la serata si movimenta con Dj set accompagnato dal trombone di Mr. T-bone, musicista che vanta la collaborazione con i Bluebeaters e Africa Unite, un progetto da solista con la sua Jamaican Libertation Orchestra ed il disco That’s it.
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