Non installate quell’antenna. I manifestanti bloccano i camion
Gli abitanti di via Guicciardini, di Bobbiate e di Sant'Ambrogio bloccano i lavori. La Tim si impegna a riaprire il tavolo delle trattative
Anche a Varese è scoppiata la sindrome della Val di Susa. Il comitato di via Guicciardini, nel quartiere di Giubiano, ha bloccato il camion che trasportava il primo pezzo dell’antenna della Tim che doveva essere installata su un piccolo fazzoletto di terra a metà della via. I manifestanti, circa una trentina, si sono piazzati davanti all’automezzo e non hanno permesso agli operai di scaricare il grosso contenitore.
È l’epilogo di un vero e proprio braccio di ferro che va avanti ormai da mesi. Il 31 agosto scorso, infatti, erano riusciti, mobilitandosi, a far sospendere già una volta i lavori. Ora i manifestanti sono determinati a rimanere sul posto ad oltranza, perché quella "minaccia", come dicono loro, non la vogliono. Il via libera all’installazione, dopo una sospensiva di due mesi, è stato concesso dal Comune il 28 novembre scorso, dopo che l’Arpa (agenzia regionale per l’ambiente) aveva dato parere favorevole.
«Noi da qui non ci spostiamo – dice Annarita Indracolo, del comitato di via Guicciardini -. Lo vede, a non più di duecento metri in linea d’aria c’è l’antenna installata da Vodafone e H3G nel terreno dei frati cappuccini. Un’altra a così breve distanza della Tim non è sostenibile. Ma si rendono conto che questa è una zona dove vive molta gente?»
E proprio in viale Borri dai frati cappuccini potrebbe migrare l’antenna contestata. È qualcosa di più che un’ipotesi, considerato che padre Gianni Terruzzi, direttore di Radio Missione Francescana, è stato contattato e che nel giardino del convento c’è già un traliccio per le trasmissoni radiofoniche dove sono ospitati altri ripetitori. Secondo indiscrezioni, la cifra che il gestore dovrebbe pagare ai religiosi sarebbe di circa 15 mila euro.
A portare la loro solidarietà agli abitanti di via Guicciardini, sono arrivate molte persone dai quartieri di Bobbiate e di Sant’Ambrogio, anche loro alle prese con lo stesso problema. I vigili urbani hanno cercato di evitare che il clima degenerasse e che il traffico andasse in tilt, in una via già abbastanza trafficata a causa dei lavori per il nuovo ospedale.
Alcuni tecnici hanno ispezionato la base in cemento dell’impianto, suscitando la reazione dei manifestanti che, con calma e determinazione, li hanno invitati a non iniziare i lavori. Il camionista che ha trasportato l’antenna e i due operai, bloccati da questa mattina, hanno ricevuto dal loro datore di lavoro l’ordine di non muoversi e aspettare. « Io non posso farci niente, sono un lavoratore come tutti gli altri – dice sconsolato l’autista del camion – . Noi veniamo da Piacenza, ed è da stamattina che siamo qui. Abbiamo mangiato solo un panino».
«Non possiamo rimandarli indietro una seconda volta – aggiunge Francesco Terreni, direttore dei lavori della Tim -, sono costi notevoli. Che almeno ci facciano scaricare il container senza posizionarlo e renderlo operativo. Dopodiché la Tim è disposta a mettersi intorno ad un tavolo con le parti per trattare».
Il 20 dicembre prossimo toccherà al comitato di Bobbiate che sarà ricevuto dal commissario Porena per discutere del loro caso.
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