Un apostrofo rosa tra le parole “Pezzo di stronzo”
Ha forzato tutte le regole che ha potuto, ha dato del coglione a quelli che non lo votano, ha costretto le sue tv a diventare il suo megafono personale, stravolgendo i palinsesti, ha insultato magistrati, giornalisti, industriali, sindacalisti, passanti, ha giudicato assurda la pretesa della sinistra che “un figlio di un professionista e uno di un operaio siano uguali”. Eppure, all’ultimo giorni di campagna elettorale ha trovato un giornale – la Prealpina- che gli ha rivolto la seguente domanda: “Presidente Berlusconi, è stata una campagna elettorale fatta di molti colpi bassi: colpa di Prodi?”” Indovinate la risposta.
OTTIMO E ABBONDANTE – Per anni i sindaci di tutta la provincia di Varese hanno intonato la litania che non avevano soldi, che lo stato era ingrato, che “Adesso dobbiamo chiudere baracca”. Quelli leghisti ci aggiungevano il mantra di “Roma ladrona”, che non guasta mai. E adesso che il Cavaliere vuole abolire l’Ici, cioè l’unica tassa che consentiva ai sindaci di avere un gettito sicuro, che cosa dicono primi cittadini del centrodestra? “Ma certo, si può fare, non aspettavamo che il via ufficiale”. Fateci capire: avete tartassato per anni i cittadini solo per il gusto sadico di spillargli quattrini? Sembra di stare in quella scena del film “La grande guerra”, dove i soldati in trincea decidono di protestare perché il cibo è pessimo. Ma quando il generale domanda ad Alberto Sordi “Com’è il rancio , soldato?” quello risponde battendo i tacchi “Ottimo e abbondante, signor generale!”.
PER MOLTI, MA NON PER TUTTI – Fate questo esperimento: entrate in un qualsiasi locale pubblico di Varese, avvicinatevi al bancone , accendetevi una sigaretta sotto il naso del barista e soffiategli il fumo sotto le narici. Se siete fortunati, il barista vi inviterà cortesemente a spegnere la sigaretta e a rispettare la legge, altrimenti potreste anche essere cacciati fuori senza tanti complimenti. Se invece vi chiamate Gianfranco Fini e di mestiere fate il ministro degli esteri, questo non vi accadrà mai: il gran capo di An, a Varese lunedì per un comizio, è entrato da “Zamberletti” in corso Matteotti, si è spipazzato tranquillamente la sua “bionda” e ha pure celiato i presenti con battute del tipo: “Ma chi è quel fesso che ha introdotto la legge sul fumo?” Il governo di cui lei fa parte, signor ministro, avrebbero dovuto rispondere in coro i presenti. Che invece hanno mostrato di apprezzare con risolini e ammicchi la battutona del vicepremier.
CARTOLINA – Dicono i giornali che anche per i pedoni di Varese sia in arrivo un giro di vite: i vigili sono stati invitati a multare i bipedi che non rispettassero il codice della strada. Ora, il qui presente è pronto a pagare ogni multa, qualora dovesse attentare alla sicurezza della circolazione stradale camminando un passo giù dal marciapiede; però si fa presente che giusto tre giorni fa, in via Dandolo, angolo tribunale, la scena era la seguente: quattro fuoristrada con barra antibufalo d’ordinanza (in centro Varese i bufali abbondano) erano parcheggiati il primo nello spazio riservato ai disabili, il secondo davanti a un portone, un altro ancora sul marciapiede e l’ultimo in doppia fila. Bene, da pedone vorrei vedere i parabrezza di quei cosi tappezzati di multe, un dolce apostrofo rosa tra le parole “pezzo di stronzo!”
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