Il Parco Campo dei Fiori si allarga
Entrano a far parte dell'ente i comuni di Masciago Primo e Casciago; nuovi territori da Rancio e Cuvio
Ha 22 anni e ormai sta diventando grande: il Parco Campo dei Fiori, nato nel 1984 e gestito da un consorzio tra le comunità montane della Valceresio, Valcuvia e Valganna-Valmarchirolo, dalla Provincia di Varese e da quattordici comuni, cresce sempre di più sul nostro territorio. Proprio mercoledì sera, nella sede di via Trieste a Brinzio, un’assemblea consortile (in foto, un momento della serata) ha presentato i nuovi confini del Parco: due comuni, Masciago Primo e Casciago, per la prima volta si annetteranno al Campo dei Fiori; gli altri due, Cuvio e Rancio, già ne fanno parte ma aggiungeranno nuove aree.
L’incontro di ieri si è articolato in due parti: una "conferenza di sindaci" e la parte assembleare vera e propria. Nella prima parte, dopo l’apertura dei lavori da parte di Giovanni Castelli, presidente del Parco Campo dei Fiori, è stato l’architetto Stefano Introini a parlare del cambiamento: «L’ampliamento potrebbe anche continuare la propria espansione e andare a toccare i tre laghi (Lago Ceresio, Lago Maggiore, Lago di Varese) – ipotizza Introini – in questo caso il Campo dei fiori potrebbe diventare sempre di più una compensazione ambientale al processo di conurbazione della pianificazione urbanistica. Si tratta, certo, di semplici riflessioni, che però potrebbero entrare indialogo con le politiche territoriali della provincia. Questo ampliamento sarebbe così un punto di partenza, non di arrivo». Soddisfatto e fiducioso sul futuro del Parco anche Salvatore Furia, lo storico ideatore e fondatore del Campo dei Fiori, di cui ha raccontato alcuni cenni di storia: «Come cambiano le cose! – ha aggiunto – Ricordo che all’inizio del mio progetto quando contattai il comune di Casciago mi fu risposto che non erano interessati: oggi è il comune stesso a chiedere di entrare nel Parco. In ogni caso, è una fortuna che esista il Campo dei Fiori: i rischi da controbilanciare con un’adeguata salvaguardia dell’ambiente sono molti, dai cambiamenti climatici galoppanti alla fauna minacciata».
Ma vediamo nel dettaglio gli ampliamenti specifici: Masciago Primo, nuovo acquisto, entrerà nel Parco per 190 ettari, comprendendo aree di grande interesse come il centro storico (dove sono visibili cortili e affreschi di valore), la cascata del Ronco e il Sass del Rosera (un grande masso erratico); Casciago, l’altra "new entry", porterà 273 ettari nella zona dei cosiddetti "solchi fluviali". Rancio Valcuvia aggiungerà all’area già compresa nel Campo dei Fiori quasi il 60% del territorio comunale, 263 ettari con il centro storico e l’ecosistema della Rancina; Cuvio porterà in dote una striscia di territorio lunga e sottile, di circa 24,2, ettari lungo il fiume.
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