A metà gennaio apre il nuovo ospedale, infermieri permettendo
Rimane l'emergenza personale. Si continuerà con l'utilizzo di infermieri stranieri anche nei prossimi anni. A fine mese si deciderà il destino dell'ospedale di Cuasso
Il nuovo ospedale sarà pronto per metà gennaio. La notizia arriva dopo un incontro tra sindacato e direzione generale dell’azienda ospedaliera, rappresentata da Carlo Pampari, sull’emergenza posti letto. Il nuovo monoblocco sarà aperto gradualmente e comunque compatibilmente con gli infermieri che ci saranno in quel momento. Dopo le ultime polemiche, circa la scarsità qualitativa (aspetto riferito soprattutto agli infermieri stranieri) e quantitativa del personale infermieristico, l’azienda ha deciso di correre ai ripari. Si chiude, infatti, un primo bando per 165 lavoratori, di cui 60 interni e 105 professionalità nuove. Mentre a metà novembre, in concomitanza con la fine del ciclo di studi di scienze infermieristiche, ce ne sarà un altro. Sindacati e azienda ospedaliera hanno sottolineato anche l’esigenza di una maggiore formazione, soprattutto per quanto riguarda la lingua italiana, per gli infermieri stranieri, il cui utilizzo continuerà anche nei prossimi anni.
Le buone notizie non arrivano mai da sole. Entro breve saranno riaperti 37 posti letto nell’area internistica, di cui 25 nel reparto di medicina, e saranno messi a disposizione per le necessità del pronto soccorso. Una notizia positiva “necessaria” a fronte dei numeri che hanno caratterizzato l’estate del pronto al soccorso, che ha fatto registrare 800 presenze in più rispetto allo scorso anno. D’ora in poi, tutti i pazienti che il reparto non riuscirà ad assorbire saranno trasferiti negli altri presidi dell’azienda ospedaliera presenti sul territorio e che, naturalmente, avranno posti letto liberi. Mentre, per mancanza di personale, non riapriranno quelli chiusi al reparto di otorino, urologia e ortopedia.
Sindacati e azienda si ritroveranno nuovamente a fine settembre per discutere del futuro dell’ospedale di Cuasso.
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