La cipria e il suo piumino
La tentazione, forte, l’ho avuta, ma sono riuscito a restare a casa, a non andare al fronte, sul luogo della battaglia: quel Palazzo Estense che tanti anni fa ho frequentato come cronista. A resistere al richiamo ha contribuito la diretta, minuto per minuto, di Varesenews. Ho avuto un’informazione completa e ho appreso qualche novità. Per esempio che il margheritino Molinari si è accorto che “Varese sia preda degli interessi del Sud della provincia”.
Ci voleva questa crisi comunale per saperlo? Evidentemente non è bastato l’interminabile digiuno in fatto di parlamentari e consiglieri regionali imposto dai partiti ai bosini di area moderata del capoluogo. A tutto vantaggio della Lega e del Sud del Varesotto. Che qui si sia politicamente un tantino cucù lo abbiamo segnalato più volte. E se oggi Varese ha un suo assessore regionale di notevole profilo, lo deve esclusivamente a Formigoni. Raffaele Cattaneo infatti non era candidato. E non a caso ho detto cucù: pare infatti che qualcuno di Forza Italia non lo abbia voluto consigliere comunale a Varese! La carica era compatibile con quella di assessore in Regione.
Che gli “azzurri” di Busto e Gallarate siano svelti come gatti lo conferma la nomina di Roberto Ferrario a presidente della Prealpi Gas. La scelta di Caianiello e Farioli è ineccepibile: prima ancora che direttore della “Prealpina”, Ferrario è un imprenditore. Resta il fatto che il mio collega dovrà tenere gli occhi bene aperti per togliere a generali o sergenti di Forza Italia l’eventuale illusione di una poltrona “azzurra”, sia pure virtuale, nel quotidiano di via Tamagno. Il problemino è molto, molto delicato.
Non hanno avuto remore invece a schierare politicamente la televisione gli editori di Rete 55. Va a loro merito il fatto di avere evidenziato la disinvoltura leghista nell’ambito di pubbliche aziende, hanno sbagliato a prendere di mira, con cattiveria degna di miglior causa (“meno cipria e più sudore”)il sindaco Fontana.
Il marchio Udc su Rete 55 è stato stampato in grande quando, durante le trattative per la composizione della crisi, la delegazione “udicina” si è opposta a dichiarazioni di solidarietà al sindaco per gli attacchi dell’emittente.
In questo goffo autogol c’è comunque un aspetto positivo: gli editori non hanno voluto abbandonare il direttore Inzaghi, incaricato dell’assalto a un primo cittadino che obiettivamente aveva ben poco da rimproverarsi e che si era sempre mosso con l’approvazione della Giunta, quindi anche dell’Udc.
La crisi si è chiusa, ma la cipria alla fine a qualcuno ha fatto male. Da Palazzo Estense infatti il piumino è stato rispedito a Gornate Olona. Con silenziose, ma evidenti indicazioni in ordine alla sua collocazione.
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