Uslenghi al ballottaggio con Morniroli per soli nove voti

È una notte strana quella delle elezioni di Cassano Magnago, una di quelle che in tanti si ricorderanno. A gioire è senza dubbio Domenico Uslenghi, ex sindaco, per 9 anni numero uno di Villa Oliva, portacolori storico della Lega Nord: questa volta, complice l’espulsione dal partito, si è presentato con una lista civica a suo nome e ha strappato un imprevedibile 19,1 per cento delle preferenze, la bellezza di 2276 voti, che gli sono valsi l’accesso al ballottaggio dei prossimi 10 e 11 giugno. A sfidarlo sarà il sindaco uscente, Aldo Morniroli, che ha corso con tutta la CdL compatta al suo fianco: Morniroli ha preso più del 48 per cento, 5695 preferenze che però non gli sono valse la vittoria al primo turno per soli 262 voti: «Al 50,1 per cento mancava pochissimo – commenta a caldo il primo cittadino uscente -, così si spendono 150 mila euro in più e si tolgono 20 giorni di lavoro al Comune. Andare al ballottaggio era una possibilità, io avevo previsto di prendere tra il 48 e il 52 per cento, non ci sono andato lontano. Ora partiamo con 3400 voti di vantaggio salvo apparentamenti che però assomiglierebbero più ad accozzaglie, che fanno rima con caccia alle poltrone: i cittadini sapranno chi scegliere».  

Chi si è andato a dormire convinta di un risultato tutto sommato positivo e si è svegliata con in mano un pugno di mosche è Luigia Puricelli, la donna dell’Ulivo: per 9 voti è arrivata dietro Uslenghi e non andrà al ballottaggio. Per lunghi momenti, stando alle proiezioni dei partiti e ai calcoli dei rappresentanti di seggio, sembrava che l’Ulivo ce la potesse fare, ma alla fine è stato il vecchio istrione padano a prevalere: «Sono contentissimo – commenta a caldo -, miravo a questo, ci speravo e ho lavorato per arrivare qui. Il mio obiettivo è mandare a casa la CdL: ho le idee per vincere, vedrò di metterle in pratica. Sapevo che ci sarei arrivato per poco, lo sentivo. Con l’Ulivo ci sono stati momenti nei quali abbiamo condiviso idee e scelte: l’importante è unirsi nel momento del bisogno contro chi non ama Cassano e chi regala bonus a chi non ne ha bisogno». Morniroli e Uslenghi non si amano, questo è risaputo: nei corrodi del municipio, a risultato ormai ufficiale (ore 2.30 passate: qualcosa non ha funzionato, una scheda è stata riconteggiata nella sezione numero 16 provocando ritardi che si sono accumulati a dismisura) la tensione serpeggiava in abbondanza.  

Anche tra i militanti il nervosismo si va facendo sempre più acuto: le accuse a chi non ha fatto come ci si aspettava e a chi ha abbandonato la nave sul più bello per passare dall’altra parte, leggi l’ex assessore Giacomozzi, si sprecano. Uslenghi, che lo si voglia o no, fa paura, ha ottenuto un risultato oltre ogni più rosea (o funesta, a seconda di dove si guardi la cosa) aspettativa e ora va a fare la guerra al suo rivale di sempre con armi affilate e taglienti. Male sono andati quasi tutti gli altri: Di Nanno, Rossi, Chiarenza, Innocenti non hanno superato il 3 per cento, mentre si può consolare Massimo Trevisol che con il Polo Civico di Centro ha preso il 5,8 per cento e siederà in consiglio comunale. A decidere il ballottaggio sarà probabilmente il 19 per cento dell’Ulivo: «Non siamo andati malissimo – commenta Luca Radice, consigliere comunale uscente -, speravamo di fare meglio, ma il dato provinciale e del Nord è quello che è e il 20 per cento non è da buttare via. Nove voti di distacco da Uslenghi sono pochi, chiederemo tutte le verifiche del caso, e se il voto sarà confermato faremo i complimenti a Uslenghi e rifletteremo su di noi. Tutte le ipotesi al ballottaggio sono aperte, tranne quella di andare con la CdL: va tenuto conto che con il voto maggioritario fondamentalmente si dà un voto contro, non a favore». Chi vivrà, vedrà: c’è chi diceva che i giochi erano già fatti, come chi scrive, e si è sbagliato. Uslenghi con un colpo di coda potrebbe tirare un brutto scherzo ai suoi vecchi colleghi di maggioranza.