Diversi e positivi

“Difendi il tuo simile… distruggi il resto”. È tutta qui la filosofia di questi signori che stanno riempiendo la cronaca negli ultimi giorni. Fino a quando abbiamo a che fare con un gruppo di nostalgici che festeggiano Hitler o che si presentano alle elezioni di qualche paesino, sbagliando, si può fare anche dell’ironia. Quando si passa agli insulti verso un anziano che ha subìto il campo di concentramento e ha vissuto la barbarie nazista le cose cambiano.
Allora tutta una serie di altri segni sul territorio inquietano. Sabato sera, poche ore dopo l’aggressione a Castiglioni, nel circolo di San Alessandro a Castronno si è tenuta una festa di naziskin. Tanta apprensione, molta polizia per diverse ore, ma per fortuna nessun problema. Questa la ragione per cui non abbiamo scritto una sola riga, pur essendo lì anche noi a capire cosa stesse succedendo. Non serve a niente soffiare sul fuoco. Ancor meno amplificare le gesta dei naziskin, ma ora non si può più tacere una certa preoccupazione.
Bene hanno fatto le forze dell’ordine ad aprire l’indagine dei giorni scorsi, ma non basta. Qui non è in discussione se sia più o meno giusto perseguire reati di opinione e non è con risposte ideologiche che si fanno passi avanti.
Ognuno, nelle diverse condizioni, deve arginare i rischi di una società che si chiuda, che veda solo negatività. Non è con l’ordine e la disciplina, o con slogan più o meno duri che si fa crescere una diversa cultura. Neofascisti e neonazisti fanno presa su diversi giovani perché danno sicurezza. Proliferano i locali, i luoghi in cui loro si fanno riconoscere. Usano parole forti e individuano con chiarezza i nemici da combattere. L’intolleranza diventa una prassi e ogni persona diversa va distrutta.
Una simile visione della società non si può sottovalutare e occorre rimettere al centro delle nostre comunità la positività e la ricchezza che può sprigionare la diversità. Per questo non serve alimentare paure o mostrare un mondo che sembra sempre più brutto, ma nemmeno minimizzare o pensare di rimuovere i problemi con un falso e pericoloso “buonismo”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Settembre 2007
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