Insieme, in lotta contro il pregiudizio

Sabato 10 novembre una giornata intera dedicata alla malattia mentale: dalla partita di calcio al cortometraggio di Enzo Iacchetti, testimonial d'eccezione

Una giornata densa di eventi quella di sabato di 10 novembre, giornata nazionale dei malati psichici, che a Varese ha avuto diversi appuntamenti con un unico minimo comun denominatore: la solidarietà senza se e senza ma. Titolo della giornata, Le voci del silenzio: la scuola contro il pregiudizio, che è anche il titolo del libro che raccoglie gli elaborati dei ragazzi del liceo artistico Frattini che hanno partecipato all’omonimo concorso letterario, premiati sabato. 

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Uniti, contro il pregiudizio 4 di 10

Calcio contro il pregiudizio verso la diversità in mattinata. Otto squadre, divise in due gironi di ferro, si sono affrontate sui campi del centro sportivo Le Bettole di Varese sotto un sole tiepido e una temperatura ideale per giocare a pallone. Ha avuto la meglio la squadra del collegio De Filippi di Varese, un gruppo di giovani agguerriti guidata da un super don Luca Violoni in forma smagliante, che in finale ha battuto la rappresentativa tutta corsa e fisico dei migranti richiedenti asilo. Bene si sono comportate le squadre formate dai pazienti dei centri di salute mentale di Varese e Verbania che hanno dato filo da torcere a giornalisti (a tratti positivi, eliminati ai rigori), consiglieri comunali (stendiamo un velo pietoso), medici psichiatri e specializzandi (i più tecnici del torneo, ma troppo innamorati dei colpi ad effetto). Il tutto sotto il segno del fair play.

Nel pomeriggio la manifestazione si è spostata nella più istituzionale aula magna dell’Università dell’Insubria. Pezzo forte dell’incontro la partecipazione di Enzo Iacchetti (secondo da destra in foto), che ha proiettato il suo cortometraggio "Pazza di te", da lui dedicato al mondo dei malati psichici e al mondo del volontariato, di cui si sente parte. «I volontari sono ciò di cui la nostra società ha più bisogno – ha detto il comico luinese – per questo io dico: viva il volontariato! Dobbiamo impegnarci con passione ma anche con rabbia e grinta, perché è necessario coprire le lacune lasciate dallo Stato. Non trovate triste che l’anno scorso lo Stato italiano abbia speso 29 miliardi di euro in spese militari, mentre noi quando dobbiamo comprare un’ambulanza siamo costretti a fare raccolte fondi?». Iacchetti, nato a Cremona ma luinese d’adozione, non ha mancato di sottolineare la sua amarezza per una provincia che si è sempre dimostrata fredda nei suoi confronti: «Sono stato invitato solo due volte a Varese… lo confesso, la cosa mi fa rimanere male». 

"Pazza di te", la commovente storia di una mamma che accoglie con gioia e con amore la vita di un bambino diverso, ma soltanto perché «diversamente da noi, ride sempre», è stato accolto con un’ovazione di applausi dal pubblico varesino. Apprezzamenti anche per "Strane storie", estratto della rappresentazione teatrale omonima realizzata da Mirko Rizzi con pazienti e operatori del Dipartimento di Salute Mentale di Varese, perché, come è stato ricordato, lo spettacolo teatrale è il frutto di un lungo lavoro di équipe. «Per i pazienti, è stato un modo per viaggiare all’interno di sé, in modo da aiutare se stessi e gli altri», ha ricordato la dottoressa Franz. Al tavolo dei relatori erano presenti anche l’assessore provinciale Christian Campiotti, Simone Vender, ordinario di psichiatria all’Insubria di Varese, e Lisetta Buzzi Reschini, presidente del Copasam (Coordinamento associazioni salute mentale), che insieme a Provincia e Ufficio scolastico provinciale ha promosso la giornata.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Novembre 2007
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