La “Via della Seta” parte da Malpensa

Dal 2007 tre voli diretti fra lo scalo varesino e l'Uzbekistan. Tante le meraviglie del turismo, non solo Samarcanda

Tanto lavoro per vincere una scommessa: far rinascere l’Uzbekistan attraverso il turismo. È con questa idea che la società, indipendente dall’Unione Sovietica dal 1991, ha rimesso in moto la vita del paese. E per un paese ricco di storia e cultura come questo, la rinascita ha due facce: il settore imprenditoriale e industriale, ma anche il turismo.
Detto, fatto: 8000 visitatori nel 2005, 15mila nel 2006 e 30mila a fine 2007. Proprio in questi giorni una delegazione dell’Uzbekistan ha viaggiato fra Roma e Milano per presentare il proprio paese e le bellezze di un turismo di medio-alto livello. E per i viaggiatori italiani dal 2007 il comfort è quadruplo: tre voli diretti già attivi e uno operativo da dicembre con la compagnia aerea Uzbekistan Airways . E su quattro, ben tre partono e atterranno direttamente allo scalo di Malpensa: già da luglio si parte per la capitale Taskent il lunedì e venerdì. Da dicembre verrà attivato il terzo volo Mlapensa -Taskent.

L’importanza di questi numeri non è certo sfuggita a chi ha fatto, seppur indirettamente, di Malpensa il centro della sua vita. Benito La Porta (nella foto, primo a destra) ha fondato e oggi dirige una struttura alberghiera nella periferia di Cardano al Campo. «Le autorità locali – commenta con una punta di critica – ci hanno ostacolato nella creazione di questa struttura, ma con l’aiuto di paesi come l’Uzbekistan stiamo cercando di migliorare Malpensa».
Ed è proprio all’Hotel Cavalieri della Corona che venerdì 23 novembre la delegazione dell’Uzbekistan ha presentato ad una platea composta anche da imprenditori della zona le bellezze del proprio paese. «Il nostro paese – spiega Rustan Kurganbaen, giovane vice-ambasciatore in Italia da tre anni che ha fatto le veci del neo ambasciatore Ganiev Djahongir (nella foto, al centro) – ha resistito a tutte le prove della storia e ora sta rinascendo». Nelle sue parole, il riferimento corre subito a Samarcanda, la culla della civiltà che da sempre rappresenta la porta fra oriente e occidente. «Era il cuore della “via della seta” e ancora oggi sa affascinare – spiega -. Il governo ha fatto un grande lavoro in questi anni per favorire il turismo e dotare le nostre città di tutti i servizi».

La presentazione di questi servizi tocca a chi ha lavorato per realizzarli: Sairam Turizm, la compagnia a capitale misto pubblico e privato per la promozione del paese. «Siamo il link naturale far Est e Ovest» spiega il direttore generale Rustam Mirzaev (nella foto, a destra), mentre alle sue spalle scorrono le immagini dell’Uzbekistan vecchio e nuovo e la scritta: sotto le nostre ali, il mondo intero. Un mondo fatto anche di quattro città patrimonio dell’Unesco: la “perla” Samarcanda detta anche la città bazar, Bukhara la città santa, Khivala la città museo e Shakhrisabz. Ma l’Uzbekistan è di più: ci sono i tour per sciatori, il turismo attivo in mountain bike, il viaggio attraverso il deserto in treno. «È la novità per il 2008 – conclude Rustam Mirzaev – un volo diretto Malpensa-Urgench. Da qui si viaggia in treno per una notte e poi parte il tour di otto giorni per il paese». Naturalmente tutto nel massimo confort e per questo forse non ancora accessibile al cosiddetto “turismo di massa”, nonostante i numeri in continua crescita.

Una terra da scoprire quindi, non solo in termini turistici: archeologi dell’Università di Bologna sono infatti impegnati in scavi sia a Samarcanda che a Bukhara per riportare alla luce nuovi gioielli delle terre dell’Asia più profonda.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Novembre 2007
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