Targhe alla memoria dei caduti, polemica in consiglio
Scintilla che potrebbe infiammare Villa Oliva è la presenza dei fasci littori sulle epigrafi in memoria delle vittime della prima guerra mondiale
I gruppi consiliari cassanesi di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, Lega Nord, Lista Uslenghi e Polo Civico di Centro, quindi in sostanza 17 consiglieri su 21, hanno presentato una mozione che sarà discussa dall’assemblea civica questa sera, mercoledì 28 novembre, nella sala di Villa Oliva. Oggetto, il ricordo dei Caduti della Prima Guerra Mondiale. Le sinistre escluse dal consiglio protesteranno con un presidio, l’Ulivo voterà contro. Nella fattispecie la mozione ripercorre la storia delle “targhette” in memoria dei caduti della Grande guerra, affisse, come si legge nella tesi di laurea dello storico e giornalista Luca Girardi, "fino a poco dopo la Liberazione, ai tigli del viale delle Rimembranze, che fu inaugurato l’11 novembre 1923, nello stesso giorno in cui, nel piazzale davanti alle scuole comunali di via San Giulio, veniva scoperto il monumento in memoria dei cassanesi caduti durante il primo conflitto mondiale. Si trattava di ben 95 cassanesi, tanti quanti erano i tigli che furono piantati lungo i due lati del nuovo viale, nato con lo scopo di collegare il vecchio cimitero, situato in corrispondenza dell’odierno piazzale Risorgimento, a quello attuale: ogni albero era dedicato a un militare che aveva sacrificato la sua vita per la Patria. Sul tronco di ciascuna pianta era affissa, infatti, una targa con una foto che ritraeva il caduto commemorato. Nel 1930 12 targhe e 5 foto dei caduti furono distrutte da alcuni vandali. Altri gravi oltraggi alla memoria dei caduti si verificarono all’indomani della Liberazione, quando una quindicina di targhette furono addirittura rubate: motivo che spinse l’allora amministrazione comunale a farle rimuovere per evitare ulteriori danni. Le 80 epigrafi rimaste sono state conservate finora con molta cura dall’associazione nazionale combattenti e reduci, che le ha anche fatte restaurare". La mozione firmata dal centrodestra «ritiene doveroso riservare lo stesso onore ai tutti i combattenti morti sul fronte sia nella Prima che nella Seconda
guerra mondiale, collocando nel sacrario le epigrafi originali realizzate in loro ricordo nel 1923 e provvedendo alla stampa delle sole targhette mancanti recita la mozione -. Si tratterebbe, fra l’altro, di una scelta in linea con quella che ha riguardato il monumento ai caduti della Grande guerra in via San Giulio: monumento che fu fuso durante il secondo conflitto mondiale e poi ricostruito e ricollocato al suo posto nel 1953, questa volta in memoria dei caduti di tutte le guerre». Le sinistre contestano il fatto che sulle “targhette” campeggi e faccia bella mostra di sé il fascio littorio, simbolo del partito che nel 1923 faceva il bello e cattivo tempo a Cassano come nel resto d’Italia. La mozione passerà a larghissima maggioranza: onorare la memoria di tutti i caduti è doveroso, forse non sarebbe male, prima di procedere al recupero della memoria, rimuovere simboli che creano rotture e tensioni a quasi un secolo di distanza da quei tragici momenti.
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