Excalibur: “Malpensa, il grande inganno”

La nota di Excalibur, associazione culturale lonatese che distribuirà un volantino nei Comuni del sedime aeroportuale

Riceviamo e pubblichiamo il volantino che il circolo culturale Excalibur di Lonate Pozzolo distribuirà nei Comuni vicini a Malpensa  

Affermano che Malpensa porta lavoro, benessere e sviluppo.

Ma è proprio così?

Il lavoro? Precario ed extracomunitario! La maggior parte delle attività legate a Malpensa quali facchinaggio, catering, pulizie e stoccaggio merci sono affidate a pseudo cooperative che impiegano quasi esclusivamente mano d’opera immigrata, l’unica in grado di accettare condizioni di lavoro al limite (spesso superato) dello sfruttamento.

Lo sviluppo? A favore della Cina! Il vero business di Malpensa è il trasporto merci, ossia Cargo city. Provate a farvi un giretto attorno all’aeroporto e scoprirete che nei capannoni, sorti come funghi nel pieno del Parco del Ticino, sono stoccate esclusivamente merci di importazione e destinate ad invadere i mercati europei.

Le strade? Per camion e Tir! Si stanno costruendo nuove strade, peccato che saranno utilizzate per far convergere tutto il traffico merci del nord Italia su Malpensa, con conseguente aumento dell’inquinamento e dei mezzi pesanti in circolazione sulle nostre strade. E’ un caso che la stazione di Ferno-Lonate del Malpensa Express, unico servizio utile ai residenti, costruita dieci anni fa, non è mai entrata in funzione?

La sicurezza? Aggravata! Da Malpensa transita di tutto, droga compresa. E la criminalità ringrazia.

L’ambiente? Sacrificato! Una legge regionale del 2000, il Piano d’Area Malpensa, ha fatto del Parco del Ticino – area classificata dall’Unesco come riserva naturale della Biosfera – terra di conquista. Multinazionali estere e qualche imprenditore locale vi stanno costruendo di tutto: dai grandi alberghi ai centri commerciali, dai mega parcheggi ai capannoni industriali.

E la salute? Pure! Con il nuovo scalo è aumentato l’inquinamento e con esso le patologie. Nuove specie infestanti sono giunte a noi sulle ali di Malpensa come l’Ambrosia, la cui allergia ogni anno affligge migliaia di persone, la zanzara tigre, la Diabrotica che infesta le coltivazioni di mais, l’Anoplophora, un parassita che distrugge gli alberi…

Questo è il prezzo da pagare per il progresso? No, è il conto che tutti noi paghiamo per permettere a pochi imprenditori, con l’avvallo dei politici del nord che manifestano a favore di Malpensa, di perseguire i loro interessi a scapito del nostro ambiente e della nostra salute. L’ambiente non si usa, si tutela!

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Gennaio 2008
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