Un proiettile al sindaco Colombo: “Gesto isolato, non ho paura”

Una busta con un bossolo, minacce e insulti è stata recapitata per posta al primo cittadino. Nel mirino i nuovi insediamenti di edilizia residenziale pubblica nella frazione Coarezza

Una busta chiusa, con all’interno un bossolo già esploso di pistola calibro 7.65 e un foglio di minacce scritto in rosso con il normografo, è stata recapitata questa mattina, venerdì 18 gennaio, intorno alle 10, al sindaco di Somma Lombardo, Guido Colombo, 55 anni, eletto nel 2005 in quota Udc e sostenuto da tutto il centrodestra. All’interno della lettera minacce al primo cittadino condite da insulti: alla prima riga infatti il sindaco sommese viene definito “bastardo”, ed è solo l’aperitivo di quello che segue.  

Del caso si stanno occupando i carabinieri della locale stazione guidata dal maresciallo Segreto e gli uomini della compagnia di Gallarate comandata dal capitano Michele Lastella, i quali si sono subito recati in Municipio. La missiva, spedita tramite posta ordinaria, contiene pesanti insulti verso il primo cittadino, accusato di “svendere Coarezza e darla ai marocchini”. L’autore delle minacce fa riferimento ad un progetto urbanistico in discussione a Somma Lombardo negli ultimi mesi: si tratta dell’adesione al bando regionale che l’amministrazione comunale ha presentato insieme all’Aler per costruire alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica. La Regione ha stanziato 619 mila euro per Somma: il luogo individuato per questo progetto (10 alloggi) sarebbe proprio l’edificio delle ex scuole elementari di Coarezza (di proprietà del Comune), da qualche anno sede della Pro Loco (foto) e di altre associazioni e comitati di cittadini: «Non c’è nulla di deciso, è un’eventualità sulla quale stiamo discutendo, il confronto è aperto – spiega Colombo -. Ho incontrato i rappresentanti della frazione e abbiamo convenuto su vari punti. Coarezza è importante per il Comune, è giusto che ognuno esprima le proprie opinioni in maniera democratica e civile: la Pro Loco non rimarrà certo senza casa. Non svendiamo Coarezza, abbiamo chiesto di destinare le case popolari su base comunale, dando aiuto ad anziani e concittadini in difficoltà». Nella lettera un riferimento anche al parroco della frazione (un luogo in mezzo alla campagna, isolato, tanto che per arrivarci si esce dal territorio comunale per poi rientrarci solo 5 chilometri dopo), don Michele Barban, molto ascoltato, impegnato in tutti i campi della solidarietà e da sempre in prima linea nel sostenere la necessità di risolvere l’emergenza casa.  

Sul foglio scritto in rosso, l’anonimo autore delle minacce ha scritto inoltre al sindaco che “i soldi che arriveranno (600 mila euro) serviranno per le spese del suo funerale”: «Sarà un funerale ricchissimo, farò spedire la bara sulla luna – ha la forza di scherzare Colombo, che sporgerà denuncia contro ignoti -. A parte le battute, sono certamente preoccupato per l’episodio ma credo che sia un gesto a sé stante. Non ho idea di chi possa essere stato: con i carabinieri, che ringrazio per il pronto intervento, abbiamo fatto alcune ipotesi. Sono cose che possono succedere quando si cerca di cambiare la città: io sono su questa poltrona e sono deciso ad andare avanti ad amministrare. Mi ha fatto molta più paura quando appena eletto ricevetti minacce nel mio ufficio indirizzate ai miei figli». Sulla stessa lunghezza d’onda Massimiliano Carioni, assessore del Comune, arrivato nell’ufficio del sindaco insieme ai suoi colleghi di giunta: «Cambiare la città è il nostro obiettivo, se a qualcuno non sta bene può mettersi il cuore in pace». Al sindaco iniziano ad arrivare manifestazioni di solidarietà: i primi a farsi sentire sono stati il sindaco di Arsago Seprio, Giorgio Merletti e l’ex primo cittadino di Sesto Calende Roberto Caielli. Anche dalla Pro Loco di Coarezza, involontariamente nell’occhio del ciclone, arriva la solidarietà al primo cittadino: «Non è certo un gesto fatto per il bene di Coarezza – spiega il segretario Francesco Fontolan -, anzi, penso vada nel senso opposto. Non ho idea di chi possa essere stato, certo è una cosa molto brutta che lascia senza parole. Col sindaco il dialogo è aperto, sulle proposte del futuro valuteremo e faremo le nostre deduzioni: serve serenità e distensione». 

Proprio questa sera, alle 18.30, in occasione della ricorrenza di san Sebastiano, patrono di Coarezza e della Polizia locale, nello stabile della Pro Loco e in chiesa, si terranno una messa ed una cena alla quale sono invitati i vigili urbani di Somma e Vergiate e i primi cittadini dei rispettivi paesi: «Ci andrò – assicura Colombo -. Quando mi hanno detto della lettera sono rimasto interdetto: proprio questa sera, con la festa programmata da tempo, davvero una singolare coincidenza. Non temo nulla, però, sarò in prima fila dietro il gonfalone».

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Pubblicato il 18 Gennaio 2008
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