Inge Feltrinelli: “Prima di comprare un libro bisogna annusarlo”
All'inaugurazione della nuova libreria Feltrinelli di Corso Aldo Moro c'era anche la moglie del fondatore della storica casa editrice
Inge Feltrinelli non si comporta come la padrona di casa. Non fa pesare il fatto che quella "F" stilizzata che compare dappertutto, dalla sua giacca alla porta d’entrata, è quella del suo cognome. Nella nuova libreria di corso Aldo Moro è Eligio Pontiggia, ancora per una volta, ad accogliere gli ospiti, sindaco in testa. Un bel gesto.
La signora Inge, invece, si aggira negli oltre seicento metri quadrati della libreria con la disinvoltura di chi è abituata a stare tra i libri, i dischi e il bel mondo. La moglie di Giangiacomo Feltrinelli, fondatore nel 1955 della storica casa editrice, dopo la scissione tra l’attività editoriale e la rete di vendita, ricopre la carica di presidente onorario ed è vicepresidente della holding finanziaria Effe 2005. (foto: Inge Feltrinelli con il sindaco di varese Attilio Fontana ed Eligio Pontiggia)
Dopo più di un secolo di onorata attività chiude Pontiggia e arriva Feltrinelli. Accade spesso negli ultimi anni. Perché?
«Le librerie chiudono perché non c’è più spazio, ci sono troppi stimoli. Il piccolo anche se raffinato, artiginale e curato come Pontiggia, non ce la fa. La gente vuole di tutto e di più e solo sei hai una forza come la nostra riesci a reggere l’urto della globalizzazione».
Le è piaciuta come è stata ristrutturata?
«Moltissimo. Noi delle Feltrinelli crediamo nel libro e pensiamo che il prodotto Gutenberg non sia ancora finito. Ecco perché investiamo. Per noi è ancora la vera grande sfida».
Qui ha trovato anche alcuni amici. Che cosa le hanno detto?
«Qualcuno mi ha detto "un bel lifting" (riferito alla libreria, naturalmente ndr) qualcun altro era felice per l’ascensore e per l’atmosfera di relax. Prima di comprare un libro, bisogna potersi fermare, sedere e annusarlo con calma, senza affanno».
Oggi in Italia si pubblicano circa 50mila titoli all’anno. Come si fa a fare il libraio in questo marasma di pubblicazioni?
«Non è più possibile. Il ritmo è tale e tali sono le esigenze che non si puo’ rimanere sottodimensionati e al tempo stesso bisogna espandere, sembra una contraddizione ma è una regola del capitalismo. Io comunque sono parecchio ottimista».
Consigli per gli acquisti?
«Don Chisciotte».
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