Marantelli: “Cargo prioritario, il Governo non ha più alibi”
L'onorevole del Pd incontra i lavoratori del comparto merci a Malpensa: "Proccupazione giustificata, Cai dia sei mesi agli acquirenti invece che dismettere"
«Il cargo è prioritario per il sistema Paese, il Governo non ha più alibi». Così commenta Daniele Marantelli, onorevole del Partito democratico, in visita nello scalo varesino accompagnato dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Marantelli ha incontrato i lavoratori di Alha, società che gestisce il
70 per cento del traffico merci di Alitalia e che dal prossimo 13 gennaio, quando la nuova compagnia dismetterà il comparto, si vedrà costretta a licenziare circa 150 dipendenti che si sommeranno ad altri 350 circa dell’indotto: «La preoccupazione dei lavoratori è alta e giustificata – commenta il deputato del Pd -. Mentre su altre questioni è ormai chiaro che il Governo ha preso in giro l’opinione pubblica del Nord con l’epilogo della vicenda Alitalia, dimostrando un cinismo senza precedenti, sul cargo invece argomenti tipo la rivalità Malpensa-Fiumicino non hanno senso: da Malpensa partono il 50 per cento delle merci per il mondo. Cai deve capire che se non partono da Milano non partiranno certamente da Roma, ma da Francoforte, Monaco o Amsterdam, con costi superiori per le piccole e medie imprese del Nord che perderanno competitività per l’export. Noi con il decreto “Milleproroghe” abbiamo messo a disposizione le risorse per tutelare l’occupazione, questo Governo non ha più alibi: per il settore merci occorre che si imponga a Cai uno stop di sei mesi, per permettere a chi è interessato a rilevare il Cargo Alitalia di subentrare. I possibili acquirenti ci sono, se non si procede con concretezza si rischia di provocare danni irreversibili a tutto il sistema Paese. Il tempo è poco, il 13 gennaio è dietro l’angolo. Sono coinvolti centinaia di lavoratori con le rispettive famiglie, ma è tutta l’Italia che non può fare a meno di un settore chiave come quello dell’export. Non è più il tempo della campagna elettorale e delle promesse al vento». Per quanto riguarda l’alleanza internazionale della Nuova Alitalia, Marantelli non ha dubbi: «Sono della stessa opinione di tre mesi fa – spiega -. Per me sarebbe meglio un’alleanza con Lufthansa e l’ho sempre detto. Non ho mai creduto alle parole di Berlusconi che assicurava un accordo prossimo con i tedeschi. Purtroppo devo notare con amarezza che i politici parlano attraverso le interviste ai giornali, mentre le scelte si fanno nei palazzi della finanza e dell’economia: il disastro del traffico aereo italiano è sotto gli occhi di tutti ed è assurdo che le scelte strategiche le faccia Alitalia e non il Governo. Smetterla con le bugie da campagna elettorale e cambiare passo è indispensabile, prima per il cargo, poi per tutto il resto. Anche io vorrei la liberalizzazione degli slot e la revisione degli accordi bilaterali, ma so anche che sono problemi complessi e ci vogliono tempi lunghi».
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