Dionigi: “Per far crescere l’ateneo occorre tutto il nostro impegno”

Inaugurato l'undicesimo anno accademico dell'Insubria. Il rettore ha tracciato un bilancio dell'ultimo anno segnato dalla crisi economica e dai tagli all'università. A Gianni Clerici è stata conferita la Rosa Commacina

Qualità e merito. A questi prinicipi, che dovrebbero fare la differenza nei momenti di crisi delle risorse, si è ispirato il rettore Renzo Dionigi nella relazione che ha aperto ufficialmente l’unidcesimo anno accedemico dell’Università dell’Insubria. La cerimonia di inaugurazione si è svolta oggi, lunedì 30 marzo, al Chiostro di Sant’Abbondio, la sede comasca dell’ateneo. «Nell’attuale difficile situazione nazionale ed internazionale – ha spiegato il rettore – cercheremo di concentrare il massimo delle nostre forze, in spirito di solidarietà, nell’impresa che accomuna tutti noi, docenti e personale tecnico-amministrativo, verso la crescita potenziale della nostra università, dei nostri studenti e del territorio nel quale operiamo».

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La crisi e le risorse – In un contesto fatto di incertezza non è semplice progettare il futuro anche per un’università piccola e giovane come l’Insubria. «Non possiamo nascondere – ha aggiunto Dionigi – un sentimento di preoccupazione suscitato dalle condizioni in cui si trova l’economia e nello specifico, dalla situazione del sistema universitario del nostro Paese. Esiste la necessità di una profonda revisione del nostro sistema, beninteso nel rispetto dei valori costituzionali dell’autonomia e della libertà di ricerca e di insegnamento, ma tale da garantire maggiore trasparenza, più efficenza e il necessario adeguamento alle sfide poste dalla globalizzazione». 

Cambiare la governance – «I nuovi criteri di ripartizione delle risorse – ha spiegato Dionigi riportando la posizione della Conferenza dei Rettori – dovranno essere connessi con un maggiore decentramento dei processi decisionali, cui deve corrispondere una maggiore responsabilità. All’interno dovrà operare un meccanismo di competizione per le risorse fondato sulla valutazione della qualità come elemento imprescindibile per qualsiasi negoziazione. Si tratta insomma di estendere a tutti i livelli il modello di finanziamento su base valutativa e meritocratica. L’obiettivo primario della riforma della governance consiste dunque nel suddividere i compiti tra i vari organi di gestione dell’ateneo, indispensabile per attribuire con chiarezza e trasparenza le responsabilità decisionali e per evitare conflitti di interessi». 

Cda esterno – «Le linee guida emanate dal Ministero indicano che il consiglio di amministrazione dovrebbe assumere chiare funzioni di programmazione strategica e di alta amministrazione dell’ateneo oltre a tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione che lo statuto non assegna specificamente al rettore. Il Cda dovrebbe essere composto in maggioranza da persone esterne all’università, ovviamente in possesso di appropriate competenze in campo culturale, universitario e gestionale, che abbiano maturato un’esperienza professionale di alto livello. E’ altrettanto indispensabile evitare che la selezione dei consiglieri sia dettata da logiche politiche esterne».

Soggiorni di studio – «Una linea di sviluppo dell’ateneo – ha aggiunto Dionigi – potrebbe consistere nella creazione sia in Como che in Varese di adeguate strutture di ospitalità per docenti e ricercatori stranieri che vi trascorreranno il proprio sabbatico. Como e Varese come poche altre città in Italia hanno le caratteristiche per favorire il soggiorno di studio». 

Una nuova fiducia – «In questo complesso momento non dobbiamo perdere la fiducia – ha commentato nel suo intervento il rettore vicario Giorgio Conetti -. Dobbiamo essere consapevoli dell’importanza del ruolo dell’università, della cultura e della formazione. Siamo responsabli del servizio che offriamo ai nostri studenti, i giovani dai quali dipende anche il nostro futuro».

Gianni Clerici – Talento, storia dello sport e cultura sono alla base della scelta di conferire a Gianni Clerici, campione di tennis e scrittore italiano, la Rosa Commacina. Clerici, oltre ad essere stato un grande campione, rappresenta uno dei maggiori espserti di tennis e di storia dello sport italiani. 

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Marzo 2009
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