Childress fa impazzire di gioia la Cimberio
Il play imbuca una tripla miracolosa a 24 centesimi dalla fine con cui Varese espugna Reggio Emilia 87-89. Promozione a un passo, in attesa di Brindisi-Veroli
Il jolly della stagione della Cimberio è uscito dalla manica di Randy Childress a 24 centesimi dalla fine della partita con Reggio Emilia. Il play americano ha centrato a un battito di ciglia dalla sirena un canestro siderale da tre punti che ha deciso un match sempre in bilico consegnando a Varese una bella fetta di promozione in serie A1. Finisce 87-89 al vecchio PalaBigi, e l’abbraccio stretto e soffocante di Cecco Vescovi al suo regista stelle e strisce spiega nel migliore dei modi quanto conti una prodezza del genere.

Varese vendica anche la sconfitta di misura dell’andata, ma ciò conta poco se raffrontato al peso che questi due punti hanno sulla classifica; grande merito dunque a Childress che riscatta uno dei rarissimi errori della sua serata – il fallo che ha permesso a Young di sorpassare la Cimberio a 7” dalla fine – confermandosi uomo ideale per questo campionato. Ma accanto a lui non si può dimenticare l’apporto di Galanda, mostruoso dall’alto dei suoi 24 punti che arrivano sempre quando c’è bisogno di fare canestro. E ancora Martinoni che ritrova la doppia cifra e una partita delle sue dopo qualche appannamento. Il resto è contorno utile e positivo a eccezione di un Dickens fuori bolla in quasi ogni occasione. Un “basso” che segue la gran partita di domenica scorsa, che vogliamo leggere in positivo in chiave futura: la sera del giovedì santo arriva al PalaWhirlpool proprio l’Enel Brindisi e dalle parti di Masnago già si sogna una resurrezione anticipata.
COLPO D’OCCHIO – Palasport pieno ma anche piuttosto silenzioso. La Trenkwalder va male e i suoi sostenitori faticano a spendere voce e battimani dopo un girone di ritorno da incubo. Così il gruppo di tifosi biancorossi arrivati con il pullman della Gbr o con mezzi privati, si fanno sentire eccome. Esposto anche un bello striscione di saluto a Giorgio Boscagin: un amico non si dimentica.
PALLA A DUE – Quintetto con due americani, Lauwers, Cotani e Galanda per Pillastrini che si affida all’esperienza. Ramagli replica con Fultz, l’ex Boscagin e Young esterni, McGowen e Heinrich vicino a canestro.

Si rientra con Varese che sorpassa grazie a un po’ di fortuna (Gergati) e una dabbenaggine di Young che si piglia un antisportivo; arriva anche un tecnico a Ramagli che protesta con vigore: Passera segna i liberi mentre in campo piove di tutto e sigla il 26-29. Dopo la tripla di Filloy si sveglia Dickens ma in difesa la Cimberio lascia troppi buchi e torna sotto. Il punteggio si impenna di continuo: Filloy e Carra segnano dall’arco, Martinoni pure mentre Gergati e Childress colpiscono dal cuore dell’area. Varese arriva a +6 e termina il tempo sul 54-50 a proprio favore.
Si ricomincia con troppi errori, con il terzo fallo di Young e il quarto di Dickens, mai davvero in partita nonostante i compagni lo abbiano cercato spesso. Galanda tiene avanti la Cimberio fino a una tripla di McGowen (62-61) e anche oltre. Il gioco fluido e spettacolare del secondo periodo è un ricordo sbiadito e l’azione dello stesso McGowen – entrata e tiro che non tocca nemmeno il ferro – la dice lunga. Nel finale la Cimberio trova un altro canestro di Galanda, due liberi di Lauwers e un miracolo di Cotani: 63-69 al 30’.
IL FINALE – Torna a colpire Maestrello che ricuce subito il divario e Pillastrini deve chiedere timeout dopo un tap in di Young, lasciato troppo solo. Nikagbatse confeziona un gioco da tre punti che fa respirare la Cimberio mentre Lauwers aggiunge due liberi. Young però è ispirato, Galanda non è da meno: a 5’ dalla fine è 73-78. Cotani e Nika sprecano due palloni del break e Reggio è sempre lì, anche se con Boscagin a quota 5 falli. Varese sembra poter controllare, va a +6 prima e +5 poi (Childress e Galanda) nonostante Young. Arrivano anche due errori per parte che lasciano i biancorossi avanti: 1’09" dalla fine sono 5 i punti di vantaggio ma qui inzia la sofferenza. Dopo un libero di Carra, Lauwers fallisce la tripla della staffa; Maestrello imbraccia l’artiglieria e non gli ricambia la cortesia, 84-85 a 37". Sull’azione successiva il belga va in lunetta e fa 1/2; la Trenkwalder va ancora da Young e l’americano segna subendo un fallo veniale di Childress, poi realizza anche il tiro libero. E’ l’azione del sorpasso (87-86) a soli 7" dalla fine, così per Pilla è giocoforza chiamare l’ultimo timout. La prima azione è interrotta da un piede di Fultz, la seconda – di soli 3" – finisce con un tiro di Childress. "Il tiro" di Childress che se ne frega dell’assalto della difesa e imbuca una tripla che, tutti ci auguriamo, finisce nella storia di questi colori. E l’abbraccione di Vescovi, abbiamo detto, è lì a dimostrarlo.
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