Cotani lancia la Cimberio: “A Cremona sarà una battaglia”

C’è un appuntamento con il destino all’orizzonte per la Cimberio: domenica prossima a Cremona i biancorossi di Pillastrini avranno la possibilità di chiudere i conti con la LegaDue, ma per farlo dovranno superare la Vanoli Soresina. Un match tutt’altro che scontato: per questo la squadra ha ripreso a lavorare nel pomeriggio di Pasquetta per non lasciare nulla di intentato. Con i compagni ha lavorato come di consueto anche Simone Cotani, il "gladiatore" che è stato tra i più continui nell’arco dell’intera stagione.

Cotani, dopo il successo con Brindisi la Cimberio ha in mano il proprio destino. Come vi state avvicinando alla partita con Soresina?
«Contro l’Enel abbiamo avuto un bel colpo di "C..ortuna" ma va bene così. Questa vittoria fa il paio con quella di Reggio Emilia: ci hanno dato una bella iniezione di morale e ci hanno caricato al meglio per preparare la trasferta di Cremona. Certo, il calendario a questo punto è davvero in salita visto che dobbiamo affrontare la terza e la seconda in classifica. Però stiamo lottando per l’obiettivo più bello per noi, per la città e credo anche per tutto il movimento del basket italiano: non possiamo tirarci indietro ora».

Vanoli e Prima Veroli sono le due squadre che in classifica stanno dando più filo da torcere. Si aspettava queste due rivali a inizio campionato?
«Io non conoscevo bene la LegaDue, visto che non la disputavo da parecchi anni. All’inizio comunque mi facevano più paura Casale e Jesi: i piemontesi li conosco per averli visti diverse volte perché da Biella talvolta sono andato a vedere le loro partite, la Fileni ha una serie di giocatori che conosco bene e che valgono la categoria superiore come Maggioli e Ryan. Però, sia l’una sia l’altra hanno avuto un calo nel corso del torneo un po’ come è successo a noi; per fortuna Varese si è ripresa in tempo e ora ha altre rivali. Veroli proprio non me l’aspettavo a questi livelli ma devo dire che è squadra davvero con solide basi e con giocatori che sanno fare la differenza».

A proposito di giocatori, lei è compagno di reparto di Kaniel Dickens. Se Childress ormai conosce a menadito il campionato e i meccanismi del basket italiano, il lungo è un esordiente assoluto. Come lo "accompagnate" in questi momenti importanti?
«Innanzitutto noi facciamo grande affidamento su di lui: è un vero fattore aggiunto per tutta la squadra e se sta bene fisicamente rischia di essere inarrestabile. Il fatto di non conoscere bene tutto quello che gira attorno alla Cimberio e ai playoff inoltre è un po’ la fortuna di questi rookie americani in Europa: sono meno coinvolti e in questo senso forse riescono ad avere più tranquillità e serenità nei momenti caldi».

Varese è la squadra che dall’inizio dell’anno ha cambiato di meno; il primato in classifica si spiega anche così?
«Io credo che ciò conti molto: la squadra è stata costruita bene visto che ci sono tanti giovani, mi ci metto anche io, alcuni dei quali confermati dall’anno scorso con accanto giocatori di esperienza. Il cambio che è avvenuto, ovvero l’arrivo di Lauwers, è stato fatto a seguito dell’infortunio di Boscagin e quindi è stato mirato. Poi, a rosa completa, è comprensibile che andasse fatta una cessione in quel ruolo ma nulla più: tutte scelte a mio avviso azzeccate».

Concludiamo completando questa frase: «Con Soresina si vince se…»
«Se scenderemo in campo con la testa giusta, dimenticando fin da ora la possibilità che il match sia una passeggiata: la sconfitta con Imola ci deve aver insegnato una volta per tutte a non prendere nulla sottogamba. A Cremona sarà una battaglia, ci attendono arrabbiati anche perché all’andata a Varese fecero una brutta figura. E poi, sfumata la promozione diretta, la Vanoli vorrà un posto al sole in vista dei playoff: diciamo che una sconfitta di Veroli farebbe felici tutti e due».