Lavorare in rete per rispondere al bisogno

Comune e cooperativa La Casa Davanti al Sole hanno promosso un seminario per migliorare le risposte al disagio e ai bisogni delle persone

Lavorare in rete è possibile, anzi doveroso, se si tratta di servizi alla persona. Non solo una rete di operatori che si consultano, confrontano, scambiano pareri professionali. Questa modalità di impegno è ormai assodata in tutti i "tecnici" che lavorano nei settori di servizio alla persona, dal servizio sociale all’Asl, alle cooperative educative, ai servizi legati al Tribunale. Nel seminario del 16 aprile a Samarate, presso Villa Montevecchio, si è parlato di lavoro di rete con gli stessi attori che ricevono un supporto. La famiglia problematica, la persona assistita, chi porta con sè un disagio può diventare parte della rete "di fronteggiamento" che punta a migliorare la condizione di bisogno e a offrire gli strumenti per rialzare dalle possibili cadute.
Il convegno, organizzato dalla Cooperativa La Casa Davanti al Sole in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha visto la partecipazione di cinquanta operatori dei diversi servizi del territorio. I lavori, aperti dagli organizzatori Matteo Secchi e Valentina Calcaterra della Cooperativa, sono proseguiti con la relazione della Dott.ssa Stefania Capelli, che ha presentato un modello di supporto alle famiglie multiproblematiche attuato all’Asl di Milano. Quindi la relazione intensa del prof. Fabio Folgheraiter, che ha appassionato con la teoria e la pratica del lavoro di rete che coinvolge gli stessi utenti. Il pomeriggio è stato condotto dal filo rosso della prof.ssa Manuela Tomisich e dai gruppi di lavoro che hanno condiviso le buone prassi in atto in diverse realtà.
«Il modello di lavoro in rete, con famiglie formate e sensibilizzate -commenta l’assessore Bossi i servizi alla Persona- è una carta vincente nel panorama degli interventi possibili. Certo, richiede la capacità di mettersi in discussione e la fiducia nel leggere la persona che si ha davanti non come un problema ma come un possibile supporto nella soluzione dello stesso. Si trova così un alleato in più e si sviluppano energie positive. Il metodo è quello che, in piccolo, stiamo utilizzando nel progetto "Piccoli e Grandi Insieme", in cui cerchiamo di creare un gruppo di famiglie attente e sensibili e capaci di mettersi in gioco ed in rete di fronte alle problematiche. Grazie alla Cooperativa La casa davanti al sole stiamo cercando di ampliare sempre più il progetto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Aprile 2009
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