Abbandono dei rifiuti, la polizia legnanese si mobilità
Sono iniziate la scorsa settimana gli accertamenti sull’abbandono dei rifiuti in città e sulla mancanza del rispetto degli orari e delle modalità di esposizione dei sacchi
Sono iniziate la scorsa settimana e proseguiranno per tutta l’estate gli accertamenti
sull’abbandono dei rifiuti in città e sulla mancanza del rispetto degli orari e delle
modalità di esposizione dei sacchi.
Il Corpo di Polizia Municipale di Legnano, in collaborazione con l’Unità Ambiente
AMGA, ha avviato un piano di vigilanza del territorio finalizzato al rispetto del
corretto conferimento dei rifiuti secondo le modalità prescritte dai regolamenti locali
e dal D.Lgs 152/2006.
Un’iniziativa che si è resa più che mai indispensabile visti i continui episodi di
abbandono dei rifiuti indifferenziati sia in prossimità dei contenitori gettacarte
stradali che nelle aree periferiche e visto l’aumento dell’indisciplina nei riguardi dei
giorni e degli orari di raccolta.
Il mancato rispetto delle regole di raccolta dei rifiuti oltre a inficiare gli sforzi profusi
per l’incremento delle percentuali di differenziata costituisce un potenziale rischio
igienico-sanitario per la salute e la sicurezza pubblica e rappresenta un serio
problema per il decoro cittadino.
Gli accertamenti da parte della Polizia Locale e degli assistenti AMGA sono
finalizzati all’individuazione dei responsabili delle violazioni e comporteranno
l’applicazione, nei confronti dei trasgressori, delle sanzioni amministrative
pecuniarie da un minimo di 250€ a oltre 600€ .
Già dalle prime uscite dei giorni scorsi è stato possibile, in più casi, accertare i
responsabili dell’illecito e avviare le procedure sanzionatorie previste.
E’ opportuno ricordare che secondo quanto disposto dal D.Lgs 03/04/2006 n. 152
“l’abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul e nel suolo sono vietati” e
che il mancato rispetto di tali divieti comporta l’applicazione sanzioni pecuniarie
particolarmente onerose. Se tali violazioni vengono commesse da imprese o
lavoratori autonomi oltre ad ammende che sfiorano i 30.000€ è anche previsto
l’arresto da sei mesi a due anni.
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