Ascom Gallarate, un nuovo cda per proiettarsi al futuro
L’Ascom di Gallarate ha presentato dopo poco meno di sei mesi dall’insediamento il nuovo cda: il presidente Delio Riganti, i consiglieri Fabio Lunghi, Marco Introini e Renato Chiodi
Un nuovo consiglio d’amministrazione, presto una nuova sede e soprattutto una nuova impostazione del lavoro. L’Ascom di Gallarate ha presentato dopo poco meno di sei mesi dall’insediamento il nuovo cda: il presidente Delio Riganti, i consiglieri Fabio Lunghi, Marco Introini e Renato Chiodi, oltre al confermatissimo direttore Gianfranco Ferrario. Nel consiglio 18 associati nuovi al 90 per cento e la volontà di dare un cambio di passo netto rispetto al passato. «Ringrazio il mio predecessore Nando Pasotti per il lavoro fatto – spiega Riganti -. Ora con questa squadra giovane e volenterosa voltiamo pagina. Vogliamo essere vicini ai commercianti del
Gallaratese, distribuiti in 23 Comuni per un totale di circa 2400 soci: io sono ottimista per formazione, ma serve coraggio e sofferenza, perché il tunnel è ancora lungo». Chiodi è consigliere delegato ai rapporti con le amministrazioni e presidente neo eletto di 3C: «Volgiamo dare nuovi servizi agli associati – spiega -, cambiare la mentalità per far comprendere il valore aggiunto di alcuni servizi come le analisi sui bilanci e i budget di pianificazione. L’obiettivo è dare anche ai piccoli gli stessi strumenti che hanno le grandi imprese. Un primo ottimo risultato lo abbiamo ottenuti sul fronte del credito: nel maggio 2009 abbiamo ottenuto con Ascom e Confidi finanziamenti pari a quelli erogati in tutto il 2008». Introini è l’uomo marketing, mentre Lunghi è il responsabile della comunicazione: «Serve comunicare meglio all’interno e fuori – commenta -. Abbiamo cominciato con il nuovo house organ, rivisto graficamente». Presto l’associazione commercianti del Gallaratese si trasferirà a poche centinaia di metri di distanza, in viale dell’Unione Europea. I lavori sono già partiti e si concluderanno nel giro di un anno e mezzo circa: «Un trasferimento obbligato – spiega Riganti -, dovuto alle scelte dell’amministrazione comunale di aprire un centro commerciale già quasi chiuso in viale Lombardia che ha provocato una revisione totale della viabilità nella zona, che a sua volta ha impedito agli associati l’accesso alla sede attuale in via Vespucci. Per questo abbiamo finanziato la nuova sede, che avrà tutte le caratteristiche tecnologicamente avanzate per la formazione e la comunicazione su 1800 metri quadrati di spazio a disposizione».

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