Ecomafia, Legambiente: “scenario a tinte fosche”

Nella Lombardia delle Grandi Opere, 886 reati contro l'ambiente nel 2008: 144 nel ciclo dei rifiuti, 261 in quello del cemento. Legambiente e Libera lanciano l'osservatorio Ambiente e Legalità: “serve una task force per il controllo degli appalti Expo”

Operazioni Cerberus, Iron, Star Wars: sembrano i nomi di film americani, in realtà sono solo alcune delle inchieste sulla criminalità ambientale che hanno coinvolto nell’ultimo anno la Lombardia e hanno portato all’arresto di centinaia di persone che in molti casi risultavano essere affiliate alle mafie. Come ad esempio nel caso dell’operazione Cerberus condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato agli arresti di otto persone appartenenti alla storica cosca dei Barbaro-Papalia.

Sono 886 le infrazioni accertate contro l’ambiente nella nostra regione per il 2008. Nello stesso anno le forze dell’ordine hanno eseguito 307 sequestri e sono state 866 le persone denunciate. Per la Lombardia dunque il 2008 è l’anno della definitiva conferma dell’interesse dell’ecomafia e della criminalità ambientale in questo settore. È quanto emerge dal Rapporto Ecomafia 2009, edito da Edizioni Ambiente, presentato oggi a Milano da Sergio Cannavò, vicepresidente di Legambiente Lombardia e Lorenzo Frigerio, referente lombardo dell’associazione Libera. Alla conferenza stampa di presentazione erano inoltre presenti Davide Corbella, Comandante della Polizia Giudiziaria del Parco del Ticino e Angela Fioroni, ex Sindaco di Pero.

I numeri del Rapporto dipingono uno scenario lombardo a tinte fosche: le illegalità accertate nella gestione dei rifiuti in Lombardia nel 2008 sono state ben 144, con 164 denunce e 57 sequestri. Solo nell’inchiesta “Rewind” che ha visto coinvolto tra gli altri Mario Chiesa, personaggio reso famoso dalle vicende di Tangentopoli, i Carabinieri del Noe hanno scoperto un giro illegale di rifiuti di 2.700 tonnellate . Se si analizzano invece i dati relativi solo alle violazioni dell’articolo 260 del Testo Unico dell’Ambiente ovvero quello relativo al traffico illecito dei rifiuti, dal 2002, anno di introduzione della legge, i casi accertati in Lombardia sono stati 12, il 9,2% del totale italiano, 101 le ordinanze di custodia cautelare, le aziende coinvolte 64 e le persone denunciate 150. Ma la Lombardia si è resa protagonista in ben 36 inchieste italiane come o regione di partenza o solo di transito del traffico illegale dei rifiuti.

"Anche quest’anno la Lombardia si conferma al centro dei più pericolosi traffici illeciti di rifiuti – dichiara Sergio Cannavò, vicepresidente di Legambiente Lombardia -. Più di un terzo di questi crimini contro l’ambiente ha interessato la nostra regione, con la preoccupante presenza di organizzazioni di stampo mafioso coinvolte nel business dell’ecomafia, che sembrano manifestare forti appetiti per gli affari legati all’Expo del 2015. A fronte di questa situazione appare folle l’ipotesi di eliminare lo strumento delle intercettazioni telefoniche per le inchieste sulla criminalità ambientale. Non si tolgano strumenti e risorse alla magistratura e alle forze dell’ordine, ma li si metta nelle condizioni di lavorare al meglio".

Ma anche per quanto riguarda il ciclo illegale del cemento la Lombardia non si fa mancare nulla: abusivismo edilizio, appalti pubblici truccati, escavazioni illegali nei fiumi riempono il campionario lombardo portando a 261 le infrazioni accertate nel 2008, con 400 denunce e 26 sequestri. A confermare i forti interessi e del coinvolgimento della criminalità organizzata, soprattutto calabrese (‘ndrangheta), negli appalti pubblici per la realizzazione delle infrastrutture e delle grandi opere in Lombardia sono le relazioni semestrali della Direzione investigativa antimafia e quella annuale della Direzione nazionale antimafia. A marzo 2008 l’operazione “Isola” della Direzione distrettuale antimafia di Milano in collaborazione con i carabinieri di Monza, ha fatto scattare 22 ordinanze di custodia cautelare con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Durante l’ inchiesta, l e indagini hanno accertato che una costola della ‘ndrangheta era riuscita a inserirsi anche nella gestione degli appalti legati alla Tav. E quando si parla di appalti pubblici a rischio infiltrazione criminale, l’Expo di Milano del 2015 è sicuramente quello più vulnerabile. Sono tanti, infatti, i soldi pubblici che pioveranno a finanziare appalti d’ogni genere, ed è fin troppo facile pensare che su di questi si scateneranno gli appetiti criminali delle ecomafie, ‘ndrangheta in testa.

Nella pubblica amministrazione lombarda, come nella Magistratura e nelle Forze dell’Ordine, esistono figure competenti e qualificate per intercettare le infiltrazioni malavitose – prosegue Cannavò – ma occorre una struttura di cooperazione dotata di strumenti e risorse per metterle nelle migliori condizioni per operare: per questo proponiamo di costituire una vera e propria task force di controllo degli appalti e di tutti i flussi di risorse connessi alla realizzazione dell’Expo e delle grandi opere programmate nei prossimi anni in Lombardia”.

Quando si parla di ecomafie, può venire la tentazione di considerare il problema confinato in alcune regioni del nostro paese, sulla scorta anche di quanto è successo a Napoli e Palermo – dichiara Lorenzo Frigerio , referente lombardo dell’Associazione Libera -. Ancora una volta dobbiamo ricordare che le relazioni, gli interessi, i capitali in gioco interpellano diversi livelli di responsabilità, dai quali non possono essere escluse aprioristicamente alcuni territori. È per questo, che anche, ma non solo, in vista di Expo 2015 appoggiamo la richiesta di Legambiente di monitorare quanto avverrà in regione sul piano del rispetto delle regole e dell’ambiente”.

Infine la Lombardia per il 2008 ottiene un triste primato anche per quanto riguarda l’Archeomafia, ovvero l’aggressione al patrimonio artistico e archeologico. Con ben 132 furti la nostra regione si posiziona seconda subito dopo il Lazio.

La classifica dell’illegalità ambientale in Lombardia

 

Province

Infrazioni

accertate

Percentuale

sul totale Italia

Persone denunciate

Persone arrestate

Sequestri

effettuati

1

Brescia – Mantova

307

 

270

0

204

2

Bergamo – Cremona

153

 

162

0

12

3

Sondrio

137

 

181

0

25

4

Como – Lecco

87

 

43

0

24

5

Pavia

83

 

84

3

9

6

Varese

69

 

71

0

10

7

Milano

48

 

53

0

19

8

Lodi

2

 

2

0

4

 

Totale

886

3,4%

866

3

307

 

La classifica del ciclo cemento in Lombardia

 

 

Province

Infrazioni

accertate

Persone denunciate

Persone arrestate

Sequestri

effettuati

1

Sondrio

80

142

0

5

2

Bergamo – Cremona

51

75

0

1

3

Brescia – Mantova

48

59

0

9

4

Pavia

29

42

0

2

5

Varese

22

45

0

1

6

Como – Lecco

17

13

0

5

7

Milano

14

24

0

3

8

Lodi

0

0

0

0

 

Totale

261

400

0

26

 

La classifica del ciclo rifiuti in Lombardia

 

 

Province

 

Infrazioni

accertate

 

Persone denunciate

 

Persone arrestate

 

Sequestri

effettuati

1

Brescia – Mantova

41

40

0

20

2

Pavia

31

31

3

2

3

Bergamo – Cremona

22

37

0

12

4

Sondrio

14

16

0

6

5

Milano

13

12

0

4

6

Varese

12

11

0

4

7

Como – Lecco

9

15

0

8

8

Lodi

2

2

0

1

 

Totale

144

164

3

57

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Pubblicato il 19 Giugno 2009
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