Il sindacato di base dei vigili del fuoco protesta
In una nota, l'RdB/Cub dei vigili del fuoco di Milano lamenta la mancata approvazione da parte del Governo dell'emendamento che prevedeva adeguamenti di mezzi e uomini
Il Sindacato di Base dei Vigili del Fuoco, del Comando Provinciale di Milano, protesta per la mancata approvazione da parte del Governo dell’emendamento, proposto in sede di conversione del decreto legge sul “terremoto Abruzzo”, che prevedeva adeguamenti di organici, mezzi e l’indennità di soccorso per i Vigili delFuoco.
Protestiamo contro la disattenzione della politica nei confronti dei Vigili del Fuoco, contro il Ministro dell’Interno Maroni e questo Governo che puntualmente ha disatteso gli impegni assunti in favore dei VV.F., rendendo la categoria “nuda” davanti ai propri impegni professionali.
Come RdB\CUB Vigili del Fuoco, sottolineiamo che il sisma dell’Abruzzo, ha ulteriormente messo e dura prova il CNVVF.
Questo evento ha messo in evidenza, se mai fosse stato necessario, la carenza d’organico generale, ed in particolare per il comando di Milano, che accusa una mancanza del 72% di Capi Reparto e del 37% di Capi Squadra per cui, solo nei primi 3 mesi del 2009, sono state effettuate 13.000 ore di straordinario, che tra l’altro non si sa se e quando verranno pagate, visto che si stanno ancora aspettando gli straordinari del 2008.
Da evidenziare che dalle prime fasi del terremoto la “grande” regione Lombardia, quella che dovrebbe essere tra le prime in Europa quanto a industrializzazione e reddito, quindi con un ritorno in materia di garanzia del soccorso ai cittadini, ha già ridotto del 33% il personale in Abruzzo, ed ora il Direttore Regionale VVF ha chiesto all’amministrazione centrale, un ulteriore riduzione a meno della metà del contingente, perché i comandi della regione stanno scoppiando e non reggono più gli impegni!
Mancano le risorse e un adeguamento economico del personale (il contratto e scaduto da un anno e mezzo e quanto prospettato per il rinnovo, contempla cifre umilianti).
Condizioni vetuste ed inaccettabili di mezzi, visto che ci sono ancora mezzi del 1971 con guida a destra, cioè roba che farebbe la sua figura in un museo (se fosse in degne condizioni estetiche), ma non certo nel soccorso tecnico urgente quotidiano; ed anche per quelli di nuova generazione che hanno riscontrato gravi “vizi occulti”ai telai, si ricorre a saldature per contenere le spese, giocando con la pelle degli operatori e dei cittadini.
Attrezzature di colonna mobile ai minimi termini: per tutta la regione Lombardia dal 2004, sono stati accreditati solo 193313,26 euro, di cui la maggior parte scialacquati per riparare un mezzo anfibio del 1972,che infatti si è fermato per strada appena uscito dalla sede di servizio.
Si chiede pertanto un piano di ammodernamento dei mezzi e delle attrezzature di soccorso del Corpo, la stabilizzazione dei precari del CNVVF attraverso l’assunzione di tutti gli idonei, un trattamento pensionistico adeguato alle attività particolarmente usuranti svolte, ed adeguamento economico alla luce della professionalità da sempre dimostrata dai Vigili del Fuoco.
La RdB/CUB VVF si sta organizzando per intraprendere iniziative di lotta già dai prossimi giorni.
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