omicidio Chiara Poggi: Nuova perizia incrina la tesi dell’accusa
I nuovi accertamenti ordinati dal giudice dell’udienza preliminare Stefano Vitelli che hanno scovato dettagli mai emersi in due anni di indagini. Stasi era al computer dalle 9.36 alle 12.20
Vacilla sempre di più la tesi dell’accusa ad Alberto Stasi, accusato di aver ucciso la fidanzata Chiara Poggi. A mettere in crisi la ricostruzione del pm Rosa Muscio sono stati i nuovi accertamenti ordinati dal giudice dell’udienza preliminare Stefano Vitelli che hanno scovato dettagli mai emersi in due anni di indagini. Stasi, rivelano quei dettagli, ha acceso il computer alle 9.36, ha guardato qualche film, dopodiché ha salvato più volte file di Word, probabilmente parti della tesi, fra le 10.20 e le 12.20. L’orario sarebbe quindi incompatibile con l’ora del delitto che la pm, su perizia del medico legale, ha sempre sostenuto, e cioè tra le 10.30 e le 12, con maggior centratura tra le 11 e le 11.30. Pure agli avvocati di Alberto toccherà tornare davanti al giudice a rimangiarsi le ipotesi fin qui sostenute sull’ora della morte «fra le 9 e le 10». Lo scenario più probabile, a questo punto, è che ciascuna delle parti provi a plasmare la propria tesi sui nuovi risultati tecnici.
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