Auto elettrica, tra prospettive e opportunità

Un forum promosso dalla rivista Lombardia NordOvest con la partecipazione di esperti e operatori mette in luce possibilità e difficoltà per la filiera produttiva dell'auto

Le previsioni indicano una quota di mercato del 20-25% entro i prossimi 10 anni. Il passaggio a una vera filiera industriale dell’auto elettrica passa però dall’abbattimento dei costi di produzione, acquisto e manutenzione, il miglioramento tecnologico delle batterie e la soluzione al problema della mancanza di una rete adeguata per l’approvvigionamento di elettricità.

Di questo, ma soprattutto delle prospettive e delle opportunità che si aprono per le imprese del Sistema Varese da un nuovo approccio alla mobilità automobilistica, si è parlato oggi durante un forum organizzato da Lombardia Nord Ovest, pubblicazione edita dalla Camera di Commercio: «Tra i compiti affidati a “Lombardia Nord Ovest” – ha sottolineato il presidente
Bruno Amoroso –, uno dei più significativi è quello di contribuire allo sviluppo della “cultura imprenditoriale” del territorio varesino. Un compito che può essere svolto in primo luogo promuovendo all’attenzione del pubblico quelle “eccellenze” che fanno del Sistema Varese una delle aree di punta dell’economia nazionale. Ma un ruolo altrettanto importante è quello che questa nostra pubblicazione può svolgere nell’offrire stimoli e indicazioni per la crescita complessiva dell’imprenditoria locale».


Ed ecco allora il senso di un forum che ha riunito nelle sale del Centro Congressi, insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali della nostra provincia, alcuni dei più qualificati esperti sul tema “auto elettrica” a livello nazionale. Coordinati da Matteo Prioschi, giornalista del Sole 24 Ore, hanno analizzato lo stato dell’arte e indicato linee di sviluppo anche per l’imprenditoria locale Paolo Magni, responsabile del progetto “fuell cell” del Politecnico di Milano, Gianfranco Tosi, consigliere d’amministrazione Enel, Andrea Valcalda, direttore dell’area Innovazione e Ambiente della stessa Enel, Giorgio Gabba, project manager della Protoscar di Stabio, Marcelo Padin, direttorer del sito web EletricMotorNews, Gabriella Favuzza, corporate communication manager per l’Italia di quella Renault che è pronta a mettere sul mercato quattro vetture elettriche entro il 2012, e Giovanni Zanini, direttore operativo dell’Atea di Bardello, azienda varesina che si è riconvertita all’allestimento di auto elettriche.


ll dibattito ha permesso di mettere in luce la necessità di puntare l’attenzione non solo sulla realizzazione delle vetture di nuova concezione, con la componentistica collegata, bensì anche sulle infrastrutture per il rifornimento elettrico, con la previsione dell’allestimento delle centraline, e sui servizi di manutenzione, che non potranno che essere molto diversi da quelli attualmente forniti. «In questo momento storico dove l’attenzione verso la “sostenibilità ambientale” sta orientando le prospettive di sviluppo socio-economico – ha concluso il presidente Amoroso –l’implementazione di “auto a zero emissioni” appare infatti come una delle possibili nuove nicchie di business. Come Camera di Commercio e con il supporto delle associazioni di categoria vogliamo offrire alle nostre imprese l’occasione di cogliere le opportunità che potranno aprirsi».


Un ampio e approfondito resoconto sul forum sarà al centro del prossimo numero di Lombardia NordOvest, dedicato a quella che quella che vuole essere la prima ricognizione sulla “green economy” varesina.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Ottobre 2009
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