Informazione scientifica: all’Insubria è la settimana dell’accesso libero

L'ateneo aderisce ad Open Access, fondazione che libera gli articoli scientifici dalle riviste e li porta sul web

È attualmente in corso e proseguirà fino a venerdì 23 ottobre la prima settimana internazionale dell’Open Access a sostegno dell’Accesso Libero e senza barriere al sapere scientifico.

Sono infatti in programma, in Italia e all’estero, numerose iniziative (convegni, seminari, tavole rotonde) che mirano a promuovere la strategia comunicativa dell’Open Access, movimento creato nel mondo accademico, il cui scopo è di offrire libero accesso ai risultati della ricerca sfruttando le potenzialità del Web al fine di riguadagnare il possesso della comunicazione scientifica.

Il movimento dell’Open Access deve la sua esistenza alla Dichiarazione di Berlino del 2003, un documento internazionale, sottoscritto dall’Università dell’Insubria e da oltre 70 Atenei italiani, che riconosce alla rete un ruolo comunicativo prioritario e trova in Internet lo strumento più funzionale ad una diffusione efficace della letteratura scientifica a vantaggio del libero scambio di dati e informazioni a livello internazionale.

Attraverso l’Open Access, gli autori-ricercatori possono pubblicare on line gratuitamente i risultati dei loro lavori (nel caso di modelli commerciali che prevedano una copertura di spese, queste sono a carico delle istituzioni che finanziano la ricerca) senza rischiare di perderne la paternità intellettuale, garantita dal diritto d’autore anche in caso di Accesso Libero.

L’Open Access consente, altresì, ai ricercatori di accedere e scaricare liberamente i contributi pubblicati in Internet, evitando di ricorrere necessariamente alle riviste cartacee o elettroniche tradizionali che, non di rado, si caratterizzano per i costi molto elevati.

La facilità dello scambio di dati e informazione attiva un circuito comunicativo che alimenta il discorso scientifico a livello mondiale e conferisce maggiore visibilità al lavoro dei ricercatori.

La CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) ha organizzato il gruppo di lavoro Open Access che ha diffuso linee guida in attuazione dei principi del movimento in Italia, incentivando la creazione e il deposito di documenti scientifici in formato elettronico negli Archivi Istituzionali che rappresentano il fulcro della comunicazione scientifica, in quanto luogo in cui è racchiusa la produzione scientifica di un Ateneo e, quindi, indicatore concreto degli obiettivi raggiunti dagli enti di ricerca. Il gruppo di lavoro Open Access si è, inoltre, occupato di riviste ad accesso aperto e di valutazione della ricerca scientifica nell’ambito dell’Open Access.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2009
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