Gilli: “Preoccupante la risposta di Merletti “

L'ex sindaco replica al dirigente dell'Ufficio scolastico in merito alla programmazione provinciale e rivendica la qualità del modello e degli studenti saronnesi

Confrontarsi con un alto funzionario pubblico, qual è il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale – che tradizionalmente continuo a chiamare Provveditore – è circostanza assai rara, posto che solitamente il riserbo è d’uopo per chi ricopre incarichi tecnici di tale levatura; è attribuita ai “politici”, infatti, la facoltà di dibattere (e spesso ne abusano). Tuttavia, l’articolata nota del Dott. Merletti http://www3.varesenews.it/saronno_tradate/articolo.php?id=165191 – che leggo dopo un intermedio chiarimento personalecon l’Assessore Provinciale Avv. Pellicini, che ringrazio per il garbo – non convince, anzi, induce a riflessioni ancora più preoccupate per la considerazione di Saronno che ne traspare.
1) Non si capisce perché si sia proceduto ad aperture nuove solo nei tre maggiori centri provinciali; Saronno ha il difetto di essere il quarto, ma per popolazione scolastica non è da meno a nessuno: raccoglie migliaia di studenti da ben quattro Province, pressoché unico centro di riferimento sulla direttrice Milano-Como; ma questo dev’essere il difetto di una città eccentrica;
2) Infatti, il corso di Scienze Applicate richiederebbe cattedre nuove; meglio non “sprecarle” in un bacino di fatto interprovinciale e conservarle solo per gli autoctoni? I problemi organizzativi si possono risolvere, gli Uffici esistono per quello e devono agire con imparzialità per dettato costituzionale (at. 97, 1° comma della Costituzione della Repubblica);
3) Sarebbe utile sapere con quanto preavviso i tre maggiori centri provinciali abbiano richiesto l’opzione aggiuntiva di Scienze Applicate o se questa non sia stata assegnata ex officio proprio perché centri maggiori;
4) Sembrerebbe, secondo le parole del Dott. Merletti, che solo nei centri maggiori sia possibile indirizzare gli studenti ad un’opzione decisamente pesante; evidentemente, a Saronno e nel Saronnese latitano studenti particolarmente competenti o dotati nell’asse matematico-scientifico; come spiegare allora che nel 2007 e nel 2009 il Liceo Scientifico “G.B. Grassi” di Saronno sia stato premiato dal Politecnico di Milano quale miglior liceo scientifico per ingegneria in forza dei risultati conseguiti dai suoi diplomati nei test d’ingresso e che nella rilevazione internazionale OCSE Pisa 2006 abbia ottenuto risultati eccezionali in tutte le aree (una media “scienze” di 566, contro la media italiana 475 e media OCSE 500: più della Finlandia, prima in Europa, ferma a 563!)?
5) Ma siccome non si preclude ogni ulteriore considerazione per gli anni successivi, siamo certi che anche gli studenti del Saronnese – miracolosamente – diventeranno d’un colpo particolarmente competenti o dotati nell’asse matematico-scientifico, come lo sono già, evidentemente per definitionem provveditorale, nei centri maggiori;
6) Infine, la prima riunione provinciale del ciclo di iniziative specificamente concordate tra provincia di Varese, USP e comune di Saronno si è effettuata in Saronno il 15 gennaio u.s.; già: peccato, però, che la definizione regolamentare della riforma sia stata approvata dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 febbraio 2010; venti giorni prima si è potuto parlare solo di ipotesi e non certo degli indirizzi, che sono stati approvati dalla Provincia solo qualche giorno fa. Una riunione… al buio, con le stelle.
7) Apprezzo, da ultimo, la disponibilità del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale nei confronti di qualunque interessato alla materia di cui trattasi per ogni chiarimento: vistane la cortesia, ne approfitterò direttamente, senza abusarne.
 
Avv. Prof. Pierluigi Gilli

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Pubblicato il 24 Febbraio 2010
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