Colle di Biumo, il 5 gennaio la conferenza di VAS a Varese per decidere il futuro dell’area

Convocato l'incontro in Sala Giunta del comune di Varese: sul tavolo il progetto di sviluppo turistico-congressuale tra consumo di suolo zero e valorizzazione

I Parchi di Varese

La questione del futuro del Colle di Biumo a Varese entra nel vivo. Il 5 gennaio alle 18 in Sala Giunta di Palazzo Estense si terrà la conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dedicata allo sviluppo urbanistico dell’area, come richiesto da tutti i gruppi consiliari con un documento bipartisan ratificato anche nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale.

All’incontro parteciperanno tutti i soggetti interessati: Camera di Commercio, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste e FAI. L’obiettivo è discutere un possibile progetto di sviluppo e valorizzazione del Colle di Biumo, che ospita le Ville Ponti (di proprietà della Camera di Commercio) e Villa Panza (del FAI).

Una storia lunga vent’anni

La proposta di realizzare una struttura ricettiva sul Colle di Biumo non è nuova. Nel 2003 Comune e Camera di Commercio avevano siglato un accordo per costruire un albergo entro il 2007, progetto mai concretizzato. Per oltre vent’anni si sono susseguiti tentativi, progetti ed entusiasmi, seguiti da altrettanti vicoli ciechi.

La questione è tornata al centro del dibattito nelle scorse settimane, quando la Camera di Commercio – guidata dal presidente Mauro Vitiello insieme ai presidenti delle principali associazioni imprenditoriali del territorio – ha proposto la realizzazione di una struttura alberghiera di alto profilo, con dimensioni contenute e in armonia con il contesto storico e naturalistico.

Il nuovo PGT e il principio del consumo di suolo zero

Il tema si inserisce nel più ampio contesto del nuovo Piano di Governo del Territorio di Varese, che ha fatto del consumo di suolo zero uno dei suoi cardini. Il documento prevede la riduzione di circa 40 ettari di suolo edificabile e punta sulla rigenerazione urbana dell’esistente. Tutti i gruppi consiliari hanno concordato che qualsiasi progetto per il Colle di Biumo dovrà rispettare questi principi. La conferenza di VAS servirà proprio a valutare gli effetti ambientali delle possibili scelte urbanistiche, garantendo che lo sviluppo dell’area sia compatibile con la salvaguardia del territorio e dell’ecosistema.

Le posizioni in campo

La proposta ha già generato un dibattito articolato. Da un lato il mondo economico sottolinea la necessità di una struttura ricettiva di qualità per valorizzare il patrimonio culturale e congressuale dell’area, evidenziando come Varese manchi oggi di un’offerta alberghiera di alto livello. Il presidente Vitiello ha dichiarato che senza un progetto concreto la Camera di Commercio potrebbe valutare altre opzioni, inclusa la vendita della proprietà.

Dall’altro  Legambiente ha espresso preoccupazione sul possibile consumo di suolo e sulla tutela del patrimonio naturalistico del colle, che conta oltre 89.000 metri quadrati di parco e connessioni verdi, mentre Ciclocittà FAIB ha chiesto nuovi progetti per una mobilità sostenibile nella zona.

Il documento bipartisan firmato dai gruppi consiliari ha ampliato la prospettiva, chiedendo che la discussione non si limiti alle sole Ville Ponti ma coinvolga l’intero Colle di Biumo. L’area comprende infatti diverse ville storiche e parchi di grande pregio, tra cui Villa Panza con la sua eccezionale collezione d’arte contemporanea.

Nel 2023 Comune e FAI hanno già firmato un accordo per collaborare su eventi e progetti culturali. L’idea ora è costruire un progetto di valorizzazione complessivo che integri le diverse vocazioni del colle: quella turistico-ricettiva, quella congressuale delle Ville Ponti e quella culturale di Villa Panza. La conferenza del 5 gennaio rappresenta dunque un passaggio importante per definire il futuro di un luogo prezioso per la città di Varese, cercando di coniugare sviluppo economico e tutela ambientale.

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Pubblicato il 27 Dicembre 2025
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  1. Paolo Cottini
    Scritto da Paolo Cottini

    L’articolo di Varesenws è perfetto. Rileggendo le parole di allora e immaginando già quelle di oggi, non posso fare altro che ripetere ciò che dissi in quella serata: no grazie. Nessuna cementificazione, ai margini di un giardino storico, può essere definita ‘rispettosa’. No grazie, allora, e no grazie oggi.
    Paolo Cottini, Varese
    P. S. Ma il mio parere conta zero

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