“La Lega? pone problemi seri, ma sbaglia le soluzioni”
Il leader dell'Udc Pierferdinando Casini è stato accolto al Palace Hotel insieme al cadidato Savino Pezzotta e hanno ribadito la necessità di rimanere alternativi
Con quasi un’ora di ritardo, Pieferdinando Casini e Savino Pezzotta si sono presentati all’Hotel Palace di Varese. Schierari i vertici provinciali, i candidati alle amministrative e tanti sostenitori muniti di bandiere con il simbolo dell’Udc. Dopo la breve introduzione di Graziano Maffioli, sono saliti i due protagonisti principali che hanno infiammato gli animi, ricordando le difficoltà concrete che incontra la gente semza ottenere risposte e del sistema bipolare che sta andando verso un irrigidimento pericoloso: «Ogni giorno ci chiedono perchè ci presentiamo alternativi a centro destra e centro sinistra – esordisce Pezzotta – e ogni volta spieghiamo che noi siamo alternativi perchè siamo il centro, diverso da ogni altro schieramento. Perchè crediamo nel valore dell’impegno , anche quando sembra che il risultato sia già scritto. La sinistra si è arresa, ma questo atteggiamento non fa per noi, perchè crediamo nel rinnovamento, ci impegniamo per dare alla democrazia un’opportunità di crescita. Il nostro paese è atteso a sfide inedite e il rischio è quello di presentarsi impreparati, con una democrazia piegata su forme di dispotismo, dove il cittadino non è più parte integrante ma semplice tifoso. Io mi candido perchè voglio lavorare per dare risposte certe ai problemi di oggi: il lavoro, la sanità, i trasporti, l’ambiente, l’agricoltura».
Un programma elettorale che l’UDC sostiene con orgoglio davanti all’involuzione degli altri partiti: « Siamo in un periodo di fuochi d’artificio, effetti speciali che nascondono, però, l’inadeguatezza di questo sistema bipolare – ha aggiunto Casini -I due poli opposti sono frutto di aggregazioni che sono destinate a fallire: non basta assembare per creare cultura. La sintesi arriva dalla politica. Non basta una personalità forte per aggregare: prima o poi, i fuochi d’artificio finiscono. Io ho fiducia che piano piano ci capisca che il nostro non è un gesto di arroganza, ma la voglia di rappresentare ciò che siamo. Noi condividiamo molte delle cose che sono state dette oggi in piazza, ma non è con questo tipo di manifestazione che si risolvono i problemi. Io condivido anche molte dei temi cari alla Lega, ma ne contesto il modo di risolverli: il malcontento, la rabbia della gente va gestita, fatta crescere politicamente per arrivare ad una soluzione. Incitare la gente e instillare odio e paura non fanno crescere e non risolvono. Loro propongono finte soluzioni, come i professori spia o le ronde o le carrozze separate in metro o il reato di clandestinità che finirà con l’ingolfare i tribunali. Ma sono tutti espedienti che non risolvono il problema. Sostengono orgogliosi che gli sbarchi della carrette del mare sono diminuiti : ma dal mare arriva il 10% degli immigrati che preferiscono le frontiere di terra come quella con la Slovenia. Abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce come alternativa, ricordando i problemi di questo paese e la necessità di dare risposte immediate ai problemi reali. Senza annunci, senza progetti di grandi infrastrutture che chissà quando arriveranno. Vanno fatte le riforme. Se non ora, quando?»
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