La Svizzera ha detto no alla riduzione delle pensioni e all’avvocato degli animali
Oltre il 77 per cento dei votanti ha invece approvato il quesito sulla ricerca sugli esseri umani
Chiara e netta l’opinione dei cittadini elvetici chiamati oggi alle urne per tre quesiti referendari. In tutti i cantoni, anche se con diverse percentuali, ma sempre con esito molto chiaro, gli svizzeri hanno detto no alla riduzione dell’aliquota di conversione del secondo pilastro e alla proposta di istituire un difensore civico per i diritti degli animali. È invece stato largamente accolto l’articolo costituzionale relativo alla ricerca sull’essere umano.
La riduzione del tasso di conversione per le rendite LPP (il cosiddetto secondo pilastro) è stato respinto in tutti i cantoni: a livello nazionale i "no" hanno prevalso col 72,7%.
In tutti i cantoni i votanti hanno sostenuto il referendum lanciato da partiti di sinistra, sindacati, organizzazioni di pensionati e consumatori. Il Ticino ha detto "no" con il 78,5% dei voti, mentre la percentuale più bassa si è registrata nei Grigioni col 65,4%.
Soddisfatti i sindacati: "Quella odierna potrà essere ricordata come una bella giornata, sia per le lavoratrici e i lavoratori di questo Paese che hanno sventato il furto delle rendite, sia per il movimento sindacale che ha saputo contrastare con efficacia la campagna referendaria milionaria delle organizzazioni economiche, dei grandi gruppi assicurativi e dei partiti borghesi – è il commento dei vertici del sindacato Unia, tra i principali sostenitori del referendum – Con la nettissima bocciatura della revisione della Legge sulla previdenza professionale, il popolo svizzero ha inviato un chiaro segnale al Parlamento, che ora farebbe bene a fermare anche gli altri progetti di smantellamento sociale in corso, come l’11esima revisione dell’Avs e la riforma della Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione".
Bocciata a livello confederale anche l’iniziativa popolare che proponeva di introdurre un avvocato degli animali, respinta dalla totalità dei cantoni. I contrari sono stati il 70,5%, i favorevoli soltanto il 29,5%.
Unico quesito approvato, dunque, quello sull’articolo costituzionale relativo alla ricerca sull’essere umano, sostenuto a larga maggioranza dai votanti di tutti i cantoni. La percentuale dei "sì" ha raggiunto il 77,2%.
L’affluenza alle urne è stata del 45,6%.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Lina Hepper su La Provincia di Varese studia un gestore unico dei rifiuti: "Una strategia a lungo termine per anticipare il futuro"
Cloe su Quattro eccellenze varesine premiate dai Travelers' Choice 2025 di TripAdvisor
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.