È giusto controllare i figli su Facebook?

Negli Stati Uniti un figlio ha denunciato la madre per averlo spiato sui social network: l'eterna lotta tra indipendenza e protezione continua anche per la generazione digitale

genitori facebookVuoi sapere qualcosa di tuo figlio? Controlla il suo profilo su Facebook. Inutile negarlo, il nuovo sistema di controllo dei genitori italiani sulla loro prole non è poi così "nuovo": qualche anno fa si leggevano di nascosto i diari, ora si legge il profilo FaceBook.

È corretto? È etico? Ma soprattutto, è legale? Secondo un sedicenne americano, Lane, no. Il ragazzo, infatti, ha recentemente denunciato la madre Denis News per violazione della privacy. Da diversi mesi sua madre era preoccupata per i suoi atteggiamenti tipicamente adolescenziali: era scontroso nei suoi confronti e si chiudeva in camera subito dopo cena. Perchè? Per scoprirlo ha aperto il suo computer portatile: Lane, distrattamente, non era uscito dal suo account Facebook, così la madre ha potuto leggere tutto quello che ha scritto. Alcune cose non le sono piaciute: in un post su Facebook il ragazzo avrebbe ammesso di aver guidato una notte alla velocità di 150 Km/h, evidentemente turbato dopo un litigio con una ragazza. La madre ha persino modificato la password dell’account per proibire l’accesso del figlio al social network.

Da qui il putiferio: il figlio ha denunciato la madre per violazione della privacy ed ora sul fatto dovrà esprimersi il tribunale di Arkadelphia, in Arkansas. Come andrà è difficile dirlo, ma il giovane ha a suo favore diversi precedenti: negli Stati Uniti la libertà di espressione dei minori è particolarmente tutelata, e la privacy ne è un fattore fondante.

Ma è giusto spiare il profilo dei figli sui social network? Le ricerche di sociologia e pedagogia più rilevanti dicono di no. Già nel 2007 una ricerca della sociologa Danah Boyd, intitolata "Perché i minori amano i social network", rappresentava questi siti come spazi di crescita dei minori, che si configurano come persone in autonomia, proprio grazie all’indipendenza dai genitori. Come dire: se una volta i ragazzini si rifugiavano nelle piazze o nei centri commerciali, dove magari si proponevano vagamente più "sboccati" che in casa, oggi fanno lo stesso sugli SNS. È anche vero, però, che l’istinto protettivo dei genitori è irrefrenabile. Non a caso i social network più evoluti, come MySpace, consentono ai genitori di monitorare dati sensibili dei figli (come l’età che dichiarano) pur mantenendo segreti i loro post e i loro pensieri.

Come sempre lo strumento principale sembra essere il dialogo, ma in età adolescenziale non tutti i giovani sono uguali e (in definitiva) ogni genitore sceglierà il sistema migliore per educare i suoi figli. E voi cosa fareste? Da genitori, controllereste il profilo dei figli? E da figli, accettereste un controllo dei genitori? Ditelo nei commenti e nel nostro sondaggio.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 12 Aprile 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.