Ospedale di Circolo, da 900 anni al servizio della città

Venerdì 16 aprile si svolgerà una serata di ricordi e testimonianze sull'ospedale cittadino. La serata InCircolo" si svolgerà al Collegio De Filippi

Il dottor tadiello, il dottor Bergamaschi e il dottor Riva«Siamo come nani sulle spalle di giganti – diceva Bernardo di Chartres – così che possiamo vedere più lontano di loro non grazie alla nostra statura o all’ acutezza della nostra vista, ma perché – stando appunto sulle loro spalle – stiamo più in alto di loro».
E i giganti sono tutti coloro che ci hanno preceduto nel passato remoto e recente, coloro che, con il loro ingegno e il loro lavoro, hanno gettato le basi che permettono ad ogni generazione di salire ancora più in alto, per vedere sempre più lontano.
Questo aforisma ha la stessa età dell’Ospedale di Varese, 900 anni, e ci offre la migliore chiave di lettura per cogliere il significato della serata del prossimo 16 aprile, intitolata Insieme ‘in circolo’.
Nella sala Pigionatti del Collegio De Filippi di Varese, a partire dalle 20.45, si alterneranno interviste, testimonianze, documenti e filmati che si inseriranno in un’unica, grande, narrazione dedicata all’orgoglio di appartenere al Circolo, di costituirne, in un certo senso, l’anima, il soffio vitale che lo rende vivo e che cresce, generazione dopo generazione, senza poter prescindere dal contributo di ciascuno.
Il passato, il ricordo, la memoria saranno gli ingredienti principali della fitta trama che prenderà forma durante la serata, ma non saranno mai presentati avulsi dal contesto presente, isolati nel loro ‘essere stati’: la nostalgia non troverà spazio, perché al suo posto scaturirà con vigore la consapevolezza che il passato è ancora vivo nel presente, ne costituisce il presupposto, la ‘condizione necessaria’. Non nostalgia, quindi, ma orgoglio per ciò che è e riconoscenza per chi lo ha permesso, dai grandi nomi della medicina e dell’Università, agli amministratori, dagli infermieri ai tecnici, agli impiegati, ai volontari senza dimenticarsi dei pazienti, dei famigliari e di tutti i cittadini che hanno amato e continuano ad amare i loro ospedali.
Un momento della conferenza stampa dell'ospedale di CircoloIntrodotti dal Direttore Generale, Walter Bergamaschi, si alterneranno sul palco figure di grandissimo calibro, autentici pilastri della nostra storia, come Ermanno Montoli e Nelson Cenci, Dante Trombetta e Antonia Chiaravalli. A ricordare la propria esperienza all’Ospedale di Luino sarà anche Gianercole Mentasti. Intervistati da alcuni tra i più noti giornalisti del territorio, a loro spetterà il compito di assegnare un riconoscimento ai pensionati degli ultimi due anni dell’Azienda Ospedaliera, un segno che si propone di rinsaldare il senso di appartenenza alla grande storia degli ospedali di Varese.
Tra le testimonianze illustri, si anticipa l’intervento in sala di Giuseppe Zamberletti e le interviste video a Nicola Savino, Francesco Cossiga e Salvatore Furia, personaggi diversissimi tra loro ma accomunati da profonda riconoscenza verso il nostro ospedale.
Una serata che si propone di essere un’occasione piacevole per incontrarsi tutti insieme ad abbracciare metaforicamente il nostro grande Circolo.

«Non siamo un’azienda perché trattiamo una questione importante come la salute e non dobbiamo aumentare la domanda ma dobbiamo fare parte di una comunità – ha affermato il direttore Bergamaschi – L’iniziativa di venerdì nasce da questo desiderio e la nostra missione è quella di curare bene le persone. In questo siamo tutti dalla stessa parte con grande passione. Condividiamo un passione orgogliosi del nostro lavoro. L’ospedale fan parte del tessuto della società e vogliamo aprirlo a tutti. Abbiamo incitato anche chi è andato in pensione perché sono stati protagonisti nel far grande il nostro ospedale. Le loro storie sono le strie della comunità. Insieme con gli operatori ci saranno anche i pazienti. C’è chi ricorda la vecchia struttura come un parco svizzero vorremmo che anche il Monoblocco venisse vissuto come parte della comunità. La serata è dedicata a tutti i presidi e ci saranno anche protagonisti di storie non solo della città di Varese. Verranno premiate un centinaio di persone».                                                                                                

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Pubblicato il 12 Aprile 2010
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