“Perché il divorziato Berlusconi può fare la comunione?”

La domanda arriva da un nostro lettore e si riferisce ad un episodio riportato da tutti i giornali: il premier, divorziato dalla prima moglie e separato dalla seconda, al funerale di Vianello ha ricevuto l'ostia. Perché lui sì e "l'uomo comune no?"

"Caro Direttore, le scrivo perchè anche se il limite lo si è passato già diverse volte, questa volta siamo all’indecenza. Il signor Berlusconi divorziato e separato che riceve la comunione mi sembra una gran bella presa per i fondelli. Niente da dire in proposito?
I difensori ad oltranza del Crocefisso cosa ne pensano? La saluto cordialmente.

Angelo Carnevali"

Il lettore si riferisce ad un episodio riportato ieri da tuitti i quotidiani nazionali e che riprendiamo solo perché tema di attualità, che dà un interessante spunto di riflessione.
Il premier, che è divorziato dalla prima moglie e separato dalla seconda, ha ricevuto la comunione pur essendo noto il suo stato matrimoniale. Un avvocato di San Benedetto del Tronto ha inviato un telegramma al Papa, con una semplice domanda: la legge di Dio non dovrebbe essere uguale per tutti?
«Non ho fatto niente di eccezionale, il Papa ha un indirizzo e gli ho scritto».
Questo ha spiegato al giornal on line della sua città “Il Segnale. net” l’avvocato
Giuseppe Fabio Fabiani.
«Io non rappresento associazioni o gruppi di alcun tipo- ha dichiarato al Segnale l’avvocato – . L’ho fatto semplicemente perchè anche qui a San Benedetto mi è capitato di conoscere una persona separata, tra l’altro anche per motivi gravi di violenze in famiglia, la quale alla cresima del figlio è stata diffidata dal parroco a tenergli la spalla, e ha dovuto assistere alla cerimonia dal fondo della chiesa».
Voi che cosa ne pensate? Volete raccontare la vostra storia, o segnalare la vostra esperienza? Potete inviare una lettera a questo indirizzo e-mail redazione@varesenews.it, oppure scrivere il vostro commento.

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Pubblicato il 20 Aprile 2010
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