Elio e le storie tese sbancano a Legnano
Si è conclusa con un ottimo concerto della band milanese davanti a oltre 2000 persone, la prima edizione di Rock the Castle, manifestazione musicale organizzata dal "Land of Live".
“Bellimbusti balneari tour 2010” torna sul palco nella splendida cornice del Castello di Legnano, tanto bella da chiedersi come mai non sia mai stata utilizzata prima per i concerti. Gli Elio e le storie tese sono sempre loro con il loro suono inconfondibile e la loro grande simpatia, tanto grande da permettere ad Elio di incassare gli applausi anche quando insulta il pubblico mentre acclama Mangoni: «Avete rotto il c… – esclama con la sua solita espressione seriosa – voi non esistete». Sul palco sono, come sempre, geniali e pungenti con la storica formazione al completo composta da Elio (cantante, flautista), Rocco Tanica (pianola), Cesareo (chitarra alto), Faso (chitarra basso), Christian Meyer (batteria), Jantoman (ulteriori pianole). E ancora, Paola Folli (cantante) e Mangoni (artista a sé).
Il concerto comincia in leggero ritardo ma gli Eelst sono dei divi e possono permetterselo. Tra i pezzi suonati con la solita maestria spiccano "Ignudi fra i nudisti", una splendida Rock and Roll, Heavy Samba e Gargarozz ma anche il classico intramontabile "Tapparella" e un pezzo di "La visione della figa da vicino", sul tema non poteva mancare "Servi della gleba" cantata dal pubblico ad una sola voce. L’introduzione è dedicata ai Pink Floyd con un’intro di Shine on your crazy diamond da brividi. Il concerto scivola via velocemente e un Elio con la voce bassa non si spinge oltre un’ora e mezza di concerto riuscendo bene nei vocalismi nonostante la raucedine. Grande Mangoni, vero mago del trasformismo, che cambia almeno 5-6 volte l’abito e si esibisce anche in una sfrenata lap dance sulle note di "Discomusic" dedicata a Legnano che Elio ha definito «capitale europea del ballo da discoteca». A fine concerto resta una sola domanda senza risposta: come finisce la battuta di Faso sul Carroccio e su Barbarossa, coperto dall’attacco potente della batteria di Mayer.
Ottima l’organizzazione dello staff del Lando of Live, che sta diventando un vero punto di riferimento per la musica dal vivo in tutta l’area. Dopo il successo della prima serata con Modena City Ramblers e Nomadi, quella con Gli Eelst ha convinto ancor di più che i grandi concerti dal vivo sono il sale della musica e che l’area tra Basso Varesotto e Alto Milanese ha fame di buona musica live.
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