I ragazzi di Ammazzateci tutti dicono 300 volte grazie
Massimo Brugnone, coordinatore lombardo dell'associazione, ha voluto ringraziare così i magistrati e le forze dell'ordine che hanno portato a termine la maxi-operazione contro la 'ndrangheta in Lombardia
Hanno voluto esserci anche loro, ieri pomeriggio martedì, i ragazzi di Ammazzateci tutti Lombardia: a dire il vero erano solo in due ma dietro di loro c’erano i volti invisibili di tutti quei ragazzi che a Locri si schierarono al fianco della vedova Fortugno dopo l’uccisione di suo marito. Questa volta volevano entrare all’interno dell’aula magna del tribunale di Milano per esporre il loro striscione, non ci sono riusciti ma non hanno desistito e hanno aspettato la stampa all’esterno del grande edificio per dire grazie ai magistrati e alle forze dell’ordine che hanno lavorato in sinergia per decapitare i vertici della ‘ndrangheta nostrana: «La gente non ci credeva quando raccontavamo in giro che la ‘ndrangheta in Lombardia ha messo le radici – ci dice Massimo Brugnone, coordinatore lombardo – e invece eccoli qui, sono tantissimi ma non ci fanno paura». brugnone, che è di Busto Arsizio, zona sotto il controllo della mafia da una parte e della ‘ndrangheta dall’altra, ha srotolato il suo striscione insieme ad un giovane dell’associazione che ha voluto essere lì con lui: "mancu li cani", c’era scritto, citando un recente successo del gruppo reggae salentino "Après la classe" che parla proprio dei vizi e degli stravizi degli italiani.
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