Primarie, Rossi al Pd: “Apriamoci a più candidati”
Si scaldano i motori in vista delle elezioni comunali di Varese
Si scaldano i motori in vista delle elezioni comunali di Varese. Che cosa farà il Pd? L’opposizione sta ragionando su come scegliere il proprio candidato e il senatore Paolo Rossi, dal suo blog, ha lanciato la sua proposta.
Interessante il post di Adamoli sulle primarie. Sono passate dall’ essere ‘la panacea di tutti i mali’ ad ingombrante e fastidiosa pratica prevista dalle ‘regole’ del Pd. ‘Modalità’ che un pò si ama un pò no. Comunque le si giudichino vi è un dato oggettivo: hanno positivamente ‘toccato’ il punto più alto di coinvolgimento di elettori e simpatizzanti ‘confondendo’ qualcuno fra noi ma aprendo speranze per una politica più aperta e partecipata. Molti si chiedono: cosa serve militare in un organizzazione se poi scelte determinanti vengono affidate a piazze e gazebo? Di certo non possono essere meramente considerate come strumento per ‘togliere le castagne dal fuoco’ quando si vivono fisiologiche indecisioni. Sono qualche cosa di più. Sono accettare la contaminazione e pensare ad un partito moderno, disponibile. Non poco. La scelta dei candidati sindaci, nelle città più grandi, dovranno passare da lì. Ben vengano quindi le primarie di coalizione vincolate ad un patto politico prima che regolamentare: che il Pd, per lo meno, cerchi di mettere in campo più candidati e non si riduca a puntare, salvo scelte totalmente unanimi, su investiture uniche. Sanno lontano un chilometro di politica ‘old style’.
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