Prevenire le intossicazioni da funghi: l’ASL c’è

Crescono in questo periodo sia l'Amanita cesarea, commestibile, che quella phalloides, velenosa mortale. Importante rivolgersi a un micologo: la rete attivata da Asl comprende quattro centri

E’ importante che l’attenzione riguardo ai funghi raccolti rimanga alta. Si sta verificando in questo periodo la crescita contemporanea dell’Amanita cesarea commestibile, e dell’Amanita phalloides, fungo velenoso e mortale. Allo stadio di ovulo, cioè nella fase di crescita iniziale, i due funghi possono essere confusi da persone non esperte. Pertanto, considerata l’alta pericolosità che contraddistingue l’Amanita phalloides, si raccomanda di non consumare funghi raccolti se non identificati come commestibili da parte degli esperti micologi. Il 90 % dei casi di intossicazioni è concentrato solitamente nel trimestre Settembre-Ottobre-Novembre, essendo questo il periodo in cui prevale il consumo di funghi raccolti rispetto al consumo di funghi acquistati. L’avvelenamento può causare quadri clinici variabili da una semplice gastroenterite tossica ad una gravissima insufficienza epatica potenzialmente letale. Circa il 70 % dei casi, causati da funghi tossici che potremmo definire “benigni”, si manifesta solo con una sintomatologia a carico dell’apparato gastroenterico (nausea, vomito, crampi addominali, diarrea) che, nella stragrande maggioranza dei casi, si risolve spontaneamente o con l’aiuto della terapia sintomatica. Circa il 10 % dei casi, determinati da funghi contenenti sostanze letali chiamate amatossine, si manifesta, invece, con una grave sindrome da insufficienza epato-renale potenzialmente mortale.

La prevenzione e la corretta gestione di una sospetta intossicazione da funghi velenosi consentono, nella maggior parte dei casi, di evitare problemi che possono, purtroppo, essere anche molto gravi. E’ bene evitare di consumare funghi raccolti o di dubbia provenienza che non siano stati con certezza identificati come commestibili da un micologo. Nell’ASL di Varese, il Dipartimento di Prevenzione Medico  ha attivato, anche per l’anno in corso, l’Ispettorato Micologico che comprende 4 centri in cui operano 6 micologi impegnati nella tutela della comunità attraverso il controllo dei funghi in commercio. Anche privati raccoglitori ed operatori commerciali possono accedere gratuitamente a questi centri per l’identificazione delle specie fungine fresche spontanee. A seguito dell’esame di commestibilità viene rilasciata  all’utente copia di un apposito riscontro di visita. I funghi giudicati velenosi vengono trattenuti per la distruzione.

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Pubblicato il 15 Ottobre 2010
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