“L’arte del salice”: tra palco e tatami va in scena l’alleanza fra judo e teatro
La "prima" del percorso teatrale dedicato ai bambini, a metà fra recitazione e sport, è proposta per sabato pomeriggio da Allegra Brigata Sinetema; si terrà presso la Pro Patria Judo in via Dante
AllegraBrigataSinetema invita sabato 27 novembre dalle 16.00 alle 18.00 grandi e piccini alla giornata di prova de "L’arte del salice", percorso teatrale rivolto a bambine e bambini dai 5 ai 10 anni.
Si tratterà di "giocare al teatro" attraverso i racconti di grandi saggi; sarà "un’esperienza di mezzo", fra palco e tatami, che coinvolge l’espressività corporea con lo strumento di un’arte marziale famosa e molto praticata anche dai più piccoli, come il judo.
Gli incontri si terranno infatti alla ProPatria Judo, in Via Dante 5 (cortile Scuole Bossi) a Busto Arsizio.
Gli appuntamenti saranno per due sabati al mese da Dicembre ad Aprile; per finire, la messa in scena sul palcoscenico del Teatro FratelloSole di Busto Arsizio.
Per prenotazioni per il pomeriggio del 27 novembre, gradite per motivi organizzativi, e per informazioni: info 3386414115 o allegrabrigata.teatro@gmail.com o info@allegrabrigatasinetema.it (indicare in ogg "artesalice")… l’invito è a venire vestiti comodi e pronti a togliersi le scarpe.
L’idea parte da un’antica leggenda giapponese che narra come nacque il principio del jujitsu, antenato del judo.
Esisteva un tempo, molti secoli fa, un medico di nome Shirobei Akiyama. Egli aveva studiato le tecniche di combattimento del suo tempo, comprese altre tecniche che imparò durante i suoi viaggi in Cina compiuti per studiare la medicina tradizionale e i metodi di rianimazione, senza però ottenere il risultato sperato. Contrariato dal suo insuccesso, per cento giorni si ritirò in meditazione nel tempio di Daifazu a pregare il dio Tayunin affinché potesse migliorare.
Accadde che un giorno, durante un’abbondante nevicata, osservò che il peso della neve aveva spezzato i rami degli alberi più robusti che erano così rimasti spogli. Lo sguardo gli si posò allora su un albero che era rimasto intatto: era un salice, dai rami flessibili. Ogni volta che la neve minacciava di spezzarli, questi si flettevano lasciandola cadere riprendendo subito la primitiva posizione.
Questo fatto impressionò molto il bravo medico, e così…
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