“Servono più investimenti in innovazione”

Il commento della segreteria provinciale di Confimpresa ai dati Ocse sulla ricerca nelle piccole e medie imprese

La segreteria provinciale di Confimpresa, preso atto delle difficoltà ad accedere a bandi per l’innovazione ha inviato una nota che pubblichiamo:

"L’OCSE boccia l’Italia per l’innovazione e la ricerca nelle Piccole e Medie Imprese.
Mentre il teatrino della politica ci distrae dalla congiuntura economica, le imprese scontano il ritardo delle iniziative tese a fronteggiare la crisi e a rilanciare l’economia. Ricerca, sviluppo e innovazione è una delle leve più forti per rendere le imprese più competitive e rafforzarle sui mercati. In materia di innovazione l’OCSE conferma che l’Italia spende soltanto l’1,1 per cento del PIL mentre nei Paesi del G7 si spende il 2,2 per cento. Il divario con gli altri Paesi industrializzati fa si che simantenga bassa l’innovazione fino a giungere al basso livello di istruzione universitaria, dove solo il 15% dei giovani è laureto rispetto al 31% della mediadei Paese industrializzati. La consapevolezza del limite posto alla R&S all’Innovazione ha portatoil legislatore nazionale e comunitario a creare degli strumenti per favorire le imprese nell’innovare i cicli produttivi e svilupare nuovi prodotti. Uno di questi strumenti è il FAR, Fondo Agevolazioni alla Ricerca. E’ un Fondo rotativo annualmente alimentato da stanziamenti dello Stato e da fondi che rientrano nel Programma Operativo Nazionale cofinanziato da fonti comunitarie. L’unico problema è che dallo scorso aprile non c’è stata dotazione e il Fondo è inattivo".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Novembre 2010
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