Il dubbio di Basso: Giro, Tour o tutt’e due?
Ivan correrà di sicuro in Francia ma non scioglie il nodo sulla corsa rosa «Non c'è fretta: ora mi allenerò in Sardegna ed esordirò a gennaio in Argentina»
Una maglia rosa da confermare o una maglia gialla che sarebbe una novità assoluta e bellissima? O tutt’e due, visto che nessuno vieta di provare a far bene le due corse a tappe più importanti al mondo? Nella testa di Ivan Basso e in quella dei suoi più stretti collaboratori ronzano da un po’ di tempo queste domande che per il momento non hanno una risposta, anche se con il tempo si arriverà al momento delle scelte. Il 2011 del campione varesino infatti verterà su questo dubbio amletico: il Tour de France che lo ha lanciato in passato è duro, con tante montagne e con poche cronomentro proprio come piace al capitano della Liquigas. Inoltre, la possibile assenza di Contador, il vincitore di tre delle ultime quattro edizioni (qui l’albo d’oro) coinvolto in un’accusa di doping, aprirebbe ancor di più il campo ai pretendenti al titolo, capeggiati da Andy Schleck. Allo stesso tempo però, il Giro che Basso ha già vinto due volte (qui l’albo d’oro) e che lo ha consacrato dopo la squalifica chiama a gran voce la sua presenza: è il campione uscente, ha incendiato i cuori di centinaia di migliaia di tifosi e si corre sulle strade di casa. A tutto ciò si aggiunge la crescita di Vincenzo Nibali, il giovane siculo-toscano che nell’ultima stagione ha conquistato la Vuelta di Spagna e che è l’italiano del futuro per quanto riguarda le corse a tappe: i due (foto sotto) vanno d’accordo ma nella Liquigas-Cannondale la loro coabitazione dovrà essere studiata nei dettagli.
SENZA FRETTA – Basso, a margine della "Pedala con i campioni" di Brinzio («sempre una manifestazione stupenda, con cui oltre a fare del bene avvertiamo davvero il calore e l’amicizia dei nostri tifosi»), ha confermato che la decisione finale è ancora sospesa: «Non c’è tutta questa fretta: si tratta di una scelta importante per cui io, i tecnici e la squadra dobbiamo valutare una lunga serie di aspetti. Abbiamo tempo e vogliamo avere la giusta pazienza anche perché al momento non c’è urgenza». In discussione, comunque, c’è l’iscrizione al Giro, perché la Francia è già nel programma: «Il Tour lo farò comunque – spiega Ivan – ha un percorso che mi piace e in cui posso fare bene».
Basso giudica in modo positivo il primo raduno stagionale, svolto nei giorni scorsi al passo di San Pellegrino: «Mi è piaciuto anche perché è un modo particolare di cementare il gruppo e conoscere i compagni con cui passeremo la prossima annata. Abbiamo faticato e svolto attività "particolari", come le uscite sulle ciaspole e alcuni giochi a squadre. Adesso andiamo in Sardegna dove cominceremo a pedalare assieme nella zona di Olbia: rimarremo sull’isola sino al 22 dicembre e poi ci prenderemo qualche giorno per passare le feste in famiglia».
PALESTRA, STRADA E MTB – Quelle sarde saranno le prime pedalate in gruppo per la maglia rosa 2010, che si è rimesso in sella nei primi giorni di novembre, alternando uscite solitarie a sedute in palestra spesso massacranti. «Talvolta mi alzo molto presto, specie se ho impegni con sponsor o tifosi, per non perdere nemmeno un giorno di lavoro con gli attrezzi. In genere mi alleno con la bici da corsa ma talvolta mi dedico alla mountain bike, pure su terreni sterrati: per questo tipo di uscite frequento soprattutto la zona di Carnago mentre con la bici da corsa ho a disposizione le tante e impegnative strade della provincia».
SI INIZIA IN ARGENTINA – L’incertezza che regna sui due grandi appuntamenti stagionali condiziona giocoforza anche il resto del programma agonistico. Lo conferma lo stesso Basso: «Finora l’unica certezza è la partecipazione al Tour San Luis in Argentina dopo la metà di gennaio, una corsa interessante in cui ho già preso il via nel 2009. Allora tra le altre cose ci cadde un elicottero a pochi metri (un mezzo della tv che riprendeva i corridori, per fortuna senza vittime ndr): speriamo non ci siano inconvenienti. Al ritorno dovremo pensare a qualche corsa italiana o europea ma per adesso non abbiamo ancora deciso a quali. Vedremo».
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