Varese, favola infinita: il tacco di Ebagua abbatte il Siena
Un gol strepitoso del centravanti sigla l'1-0 con cui i biancorossi chiudono l'indimenticabile 2010. Negato un rigore a Pesoli, decisive le parate di Zappino

COLPO D’OCCHIO – C’è anche un gruppo di “babbi Natale” con cartello “No alla slitta, sì a Carrozza” sugli spalti di Masnago per salutare questo magico 2010 con una partitissima attesa. Il prato curato dal dottor Vanoni ha retto alla nevicata e si presenta in buone condizioni anche se un po’ scivoloso mentre gli spalti si riempiono con oltre cinquemila spettatori. Non ci sono tifosi e giornalisti senesi, non partiti a causa dei poderosi ingorghi autostradali causati dal maltempo.
FISCHIO D’INIZIO – Confermato l’undici di Beppe Sannino, che piazza Armenise sulla sinistra per rimpiazzare lo squalificato Pugliese e non fa altre variazioni rispetto alla squadra che ha battuto il Modena. Applausi per Enis Nadarevic, appena tesserato grazie all’intervento della giustizia ordinaria. Conte risolve il ballottaggio per le punte mettendo Mastronunzio (e non Calaiò) accanto a Brienza. Ospiti che adottano in fase d’attacco uno spregiudicato 4-2-4 che torna su un più consono 4-4-2 in fase difensiva. L’ex di turno Carobbio va in tribuna, come il gioiellino di scuola Juve, Ciro Immobile.
IL PRIMO TEMPO – Partitissima dev’essere e partitissima è, fin dall’inizio. Se il Varese è il primo a saggiare l’area avversaria con Carrozza, è il Siena a sfiorare per ben due volte il vantaggio attorno al 5’. A impedire il gol bianconero è in entrambe i casi Massimo Zappino, che prima respinge una fucilata insidiosa di Brienza e poi, soprattutto, compie il miracolo su Mastronunzio che tocca di testa da un metro ma trova la risposta del portiere: solo corner. Il Varese capisce di non poter arretrare e allora inizia a spingere, presentandosi dalle parti di Coppola con due tiri non lontano dai pali firmati da Zecchin e Neto. Azioni che danno coraggio se è vero che intorno al 14’ Carrozza inventa un cross basso da sinistra su cui Ebagua non arriva per venti centimetri. Nemmeno il tempo di disperarsi che il centravanti nigeriano fa esplodere di gioia Masnago con il gol dell’1-0: l’azione stavolta nasce dalla sinistra dove Zecchin fa partire un cross preciso in area. Ebagua si muove bene, salta ruotando su se stesso e colpendo con il tacco sinistro: palla sulla parte bassa della traversa e poi in fondo al sacco per uno dei gol più belli dell’anno.
La timida reazione senese viene rintuzzata dalla difesa e così è ancora il Varese a pungere con due corner consecutivi, sul primo dei quale Pesoli va a botta sicura ma trova la deviazione decisiva di Vergassola. Scollinata la metà del primo tempo, il ritmo cala e il Varese non se ne dispiace, anche perché il Siena cerca il solo Mastronunzio ma senza risultati. Il veleno sta nella coda e ha il sapore di un rigore enorme e non concesso ai biancorossi; incornata imperale di Pesoli su azione d’angolo, Mastronunzio abbassa il braccio e “para” la palla. L’arbitro è coperto, il guardalinee distratto e il raddoppio sfuma.
LA RIPRESA – Il Siena si ripresenta con Bolzoni al posto di Sestu, ma la prima nota sul taccuino è per Carrozza che dopo 2’ carica il destro da lontano e costringe Coppola a un gran tuffo per mettere in corner. Il Siena capisce che il tempo stringe e al 9’ sfiora il raddoppio con la prima fiammata di Marrone che impegna l’ottimo Zappino con un gran tiro, neutralizzato dal portiere. Sannino fa sedere Buzzegoli e rilancia Frara per dirigere il traffico a centrocampo, il Varese prova ancora a farsi vedere ma dopo la metà del tempo gli ospiti iniziano a comandare le operazioni in forze. Troianiello è una furia sulla fascia ma Armenise regge con l’aiuto di Carrozza; Pesoli e Dos Santos sono enormi, seppur in modo diverso, a spazzare l’area e solo uno scatto di Brienza costringe Zecchin al fallo da ammonizione. Ben speso, visto che la punizione del fantasista toscano è sulla barriera. Conte mette anche Ficagna e Larrondo, rinuncia alla fascia sinistra e chiama di continuo Troianiello a fare gioco mentre dalla parte opposta ci sono i primi applausi ufficiali per Nadarevic che rileva un Carrozza stremato. Il Varese fatica a ripartire (ci riesce solo Neto in un’occasione e guadagna una punizione pericolosa) ma dalla parte opposta respinge ogni folata del Siena, con Zappino sempre attento anche sulle palle alte. Così, in pieno recupero (ben 5’) è addirittura Tripoli ad avere la palla del raddoppio ma la poca freddezza e l’opposizione di Del Grosso negano la rete. Poco male, perché non c’è più tempo: il Varese vince anche questa e rilancia una sfida da sogno, ai limiti dell’impossibile. La stessa che armò il braccio di Davide davanti al gigante Golia.
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