Il programma del Pd verrà scritto dai cittadini
Il partito ha iniziato un percorso per costruire un programma "fuori dalle segrete stanze dei partiti". Lunedì 17 il primo incontro all'istituto De Filippi
Per adesso c’è una bozza, lunedì si apre la discussione, e alla fine del cammino il Partito Democratico varesino arriverò alle elezioni comunali con un programma scritto dai cittadini. L’iniziativa è stata presentata dai consiglieri comunali Emiliano Cacioppo, Roberto Molinari e Nicola Milana (nella foto) e prenderà forma concretamente lunedì 17 gennaio alle ore 21 all’istituto De Filippi.
Il coordinamento del progetto è affidato a Cacioppo e procederà in due direzioni. Nell’incontro di lunedì sera, aperto a iscritti, simpatizzanti e al popolo delle primarie, verrà illustrata come base di discussione la bozza del programma fin qui elaborata. Si tratta di una prima intesa raggiunta in alcuni mesi di lavoro da chi sta collaborando attivamente al progetto.
Dopo questa prima discussione la palla passerà ai circoli cittadini, che sono 4 e avranno il compito di organizzare assemblee pubbliche nei diversi quartieri per estendere ulteriormente la discussione del programma.
Accanto a queste iniziative dove il dibattito verrà lasciato libero, il Pd metterà in campo altri due strumenti. Ci sono, innanzitutto, i 20mila questionari che stanno provvedendo a distribuire, «un’attività che ci sarà utile per sondare gli umori», e soprattutto l’organizzazione di alcuni forum di discussione.
Il coordinamento ha creato una squadra che si è divisa in 5 gruppi: politiche educative e cultura; università; welfare e politiche sociali; sport; e territorio, ambiente e mobilità. Ognuno di questi gruppi avrà il compito di raccogliere gli spunti provenienti dalla discussione del programma e analizzarne i contenuti con gli operatori del campo attraverso appositi tavoli di confronto.
Secondo gli organizzatori la stesura correrà quindi su due binari paralleli: da un lato la discussione pubblica e dall’altro la valutazione concreta degli spunti che vi escono con gli specialisti di ogni settore, «il tutto rigorosamente al di fuori delle “segrete stanze della politica” – giurano gli organizzatori -, per riallacciare quei legami con la società e con il mondo della città che con l’amministrazione comunale uscente la politica ha perso».
Durante questo primo incontro con la stampa gli organizzatori hanno voluto anticipare alcuni degli argomenti che verranno aperti al dibattito. Al primo posto c’è il tema dell’università, che hanno deciso volontariamente di affrontare separatamente dalle politiche scolastiche. «Il polo universitario varesino ha sempre costituito un potenzialità enorme che la città ha mancato di sfruttare. Non le sono stati forniti quei servizi che costituirebbero la base di un rapporto costruttivo tra città e università. La precedenza su questo tema va data ad una politica seria sugli affitti per gli studenti, con strumenti come l’housing sociale, affitti calmierati».
Sulla cultura il Pd mette in campo una proposta ambiziosa, «la creazione di un polo a villa Baragiola che raccolga tutte le iniziative culturali varesine».
Altrettanto andrebbe messo in campo in ambito sportivo, «con un polo multifunzionale che riunisca tutte le discipline».
Infine improntano la discussione su trasporto e mobilità, «l’unificazione funzionale delle stazioni dei treni e un sistema metropolitano di collegamento con Milano dovranno essere i punti da cui far ripartire la mobilità».
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