Chiesti 12 anni per il capo dei rapinatori della ‘ndrangheta

Richiesta pesante per Antonio Esposito, considerato il capo del braccio operativo della locale di Legnano-Lonate Pozzolo. Insieme a Stefano Giordano (4 anni e mezzo) e Giovanni Donato (3 e mezzo) avevano messo a segno 14 colpi

Sono arrivate questa mattina le richieste di condanna per i "rapinatori della ‘ndrangheta", il gruppo di malviventi che aveva messo a segno numerosi colpi negli uffici postali e bancari della zona sud del Varesotto collegati alla cosca di ‘ndrangheta che operava nella zona tra Legnano e Lonate Pozzolo. A questa organizzazione, infatti, andava parte dei guadagni illeciti derivanti dalle rapine. Il pubblico ministero Sabrina Ditaranto, al suo ultimo giorno alla Procura di Busto Arsizio, ha chiesto pene che vanno dai 3 anni e 6 mesi ai 12 anni per tre dei cinque imputati a processo.

In particolare sono stati chiesti 12 anni di reclusione per Antonio Esposito, considerato il capo della banda che  si è resa responsabile di 14 colpi messi a segno tra Lonate Pozzolo, Oggiona Santo Stefano, Busto Arsizio fino al 2007. Oltre a lui sono imputati nel procedimento anche Giovanni Donato per il quale sono stati richiesti 4 anni e 6 mesi di reclusione e Stefano Giordano, altro uomo vicino alla locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, per il quale sono stati chiesti 3 anni e 6 mesi di reclusione. Già condannato in precedenza, infine, il fratello di Giovanni Donato, Orazio. E’ stata, infine chiesta l’assoluzione per i fratelli De Felice. La sentenza è prevista pr il 21 settembre.


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Febbraio 2011
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