Il figlio di Giorgio Perlasca a Luino

Sabato 12 febbraio conferenza per gli studenti e incontro con la cittadinanza per Franco Perlasca, figlio dell'uomo che salvò migliaia di ebrei a Budapest nel 1944

Luino celebra la Giornata della Memoria con due appuntamenti importanti: un incontro con Nissim Contente e Graziana Bassi e una conferenza con Franco Perlasca, figlio dell’uomo che nel 1944 salvò migliaia di ebrei ungherese dallo sterminio nazista.
Il Teatro Sociale di Luino ha ospitato l’incontro di grande successo con Nissim Contente e Graziana Bassi, lunedì, 31 gennaio, alle ore 10.30.
Sabato, 12 Febbraio, alle ore 10.00, Franco Perlasca, figlio di Giorgio, incontrerà prima gli studenti al Teatro Sociale e successivamente la cittadinanza, alle ore 15.30, presso Villa Hüssy – Piazza Risorgimento.
Il programma, varato dalla Città di Luino e dalla Biblioteca Civica ha trovato un favorevole riscontro presso i Dirigenti Scolastici del territorio: un’adesione plebiscitaria, con quasi mille alunni che hanno aderito all’iniziativa, al di là di ogni più rosea aspettativa. Un felice esordio che aprirà una stagione di intensa collaborazione tra il Comune di Luino e le agenzie scolastiche, istituzionalmente deputate a promuovere la cultura.

Straordinaria è anche la storia di Giorgio Perlasca che, pressoché da solo, nell’inverno del 1944-1945, a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica, inventandosi il ruolo di console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo.
Al suo ritorno in Italia a guerra conclusa, la sua vicenda rimase assolutamente sconosciuta, perfino ai famigliari. Riteneva, infatti, di avere semplicemente compiuto il proprio dovere. Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest la sua storia sarebbe andata dispersa. Queste donne, a fine degli anni ’80, pubblicarono sul giornale della Comunità ebraica di Budapest un avviso di ricerca di un diplomatico spagnolo, Jorge Perlasca, che aveva salvato loro e tanti altri correligionari durante quei mesi terribili della persecuzione nazista a Budapest e alla fine della ricerca ritrovarono un italiano di nome Giorgio Perlasca. Fu così che il nome di Giorgio Perlasca balzò alla ribalta dell’opinione pubblica, anche grazie a una fiction televisiva. Ora egli è annoverato a Gerusalemme tra i Giusti fra le Nazioni e un albero a suo ricordo è piantato sulle colline che circondano il Museo dello Yad Vashem.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2011
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