Cortisonici guarda all’Ungheria

Il festival del cortometraggio varesino ha deciso di dedicare il focus ai cortometraggi ungheresi. Appuntamento mercoledì 23, alle 19, al Twiggy

Dopo Corea, Spagna, Argentina, Portogallo e India, sugli schermi "Cortisonici" è la volta della produzione cinematografica magiara. Il cinema ungherese è protagonista del "Focus on" 2011, grazie alla collaborazione con il Joint Research Center di Ispra, che dal gennaio di quest’anno ha visto l’inizio del Semestre Ungherese, e alla Magyar Filmunió, la fondazione ufficiale del cinema ungherese: collaborazioni che vedono sempre di più Cortisonici proiettato verso l’Europa, non solo attraverso la presentazione di nuove realtà cinematografiche ma anche con la costruzione di reti culturali innovative. L’appuntamento è mercoledì 23, 19, al Twiggy con un aperitivo ungherese, mentre il Focus on alle 21.00 al Teatro Santuccio con i sette cortometraggi selezionati. Presenta la serata l’ungherese Judith Pinter, giurata dell’edizione 2011.

Matteo Coletto, che ha contribuito a curare la selezione, spiega: "Travolto dalla caduta del muro di Berlino e dalla crisi che le ex repubbliche sovietiche hanno conosciuto, il cinema ungherese sopravvive pur in mezzo a mille difficoltà. Venute a mancare le istituzioni statali che erano fondamentali per la produzione fino a quel momento, il cinema magiaro dovette trovare una soluzione per affrontare il mercato. Negli anni Novanta la sua produzione ha trovato in figure del calibro di Istvàn Szabò, vincitore di un premio Oscar nel 1981, personaggi di un’intensità difficilmente rintracciabile altrove. Il senso del tragico e del dramma, sia personale che collettivo sono una caratteristica fondamentale della cultura dell’Europa centro orientale. Bloccati in questa specie di non-tempo dove l’incapacità di analisi della storia e quindi della tragedia diventa motore dell’epos, gli autori ungheresi, tra cui Bèla Tarr o il "grande vecchio" Janos Szas, hanno creato un modello a cui i più giovani cineasti si ispirano. I corti selezionati ci accompagneranno attraverso l’immaginario ungherese affrontando drammi personali e sociali, come in Celebration di Adam Csaszi o High Voltage di Daniel Erdelyi, o la dolcezza di First Love di Ildiko Enyedi o l’ironia del pluripremiato Trippa e Cipolle di Marton Szirmai. Infine verremo deliziati dalle opere di quello straordinario maestro dell’animazione che è Ferenc Cako e dai due giovani cineasti Balint Kenyeres e Orsi Nagypal. Un Focus on dove l’arte altissima e la tecnica squisita del cinema ungherese si mescolano con il dramma e la malinconia della cultura magiara".

I cortometraggi del Focus on Ungheria

First Love (Elsö Szerelem)
Regia: Ildikó Enyedi
Ungheria, 2008, DolbySRD, 20 min
Sceneggiatura: Ildikó Enyedi
Fotografia: Mátyás Erdély
Montaggio: Anna Kis
Musica: Tamás Zányi, Tamás Csaba
Interpreti: Juli Droste, Pálma Pásztor

Una ragazza incontra un ragazzo. L’esperienza più normale che si possa vivere quando si ha 16 anni. Una ragazza incontra un ragazzo che non aveva mai visto prima, da sola, di notte, al buio in un parcheggio. L’esperienza più stupida che si possa vivere quando hai 16 anni. Ciò che la ragazza trova in quel parcheggio è inaspettato, per noi. Ma la ragazzina non ne sembra infastidita. È innamorata, ecco il motivo. È innamorata, per la prima volta nella sua vita.

The History Of Aviation (A Repülés Története)
Regia: Bálint Kenyeres
Ungheria/Francia, 2009, 35mm, 15min
Sceneggiatura: Bálint Kenyeres, Tamás Beregi
Fotografia: Mátyás Erdély
Montaggio: Péter Politzer
Musica: Tamás Zányi
Interpreti: Marie Mure, Juliana Mrvova, Nyakò Julia, Annette Buisson, Caroline Mathiueu.

Normandia, 1905. Un pic nic sull’erba di una grande e ricca famiglia borghese. È il momento della foto di gruppo, prima di tornarsene a casa, ma c’è qualcuno che non si trova. Mentre cresce il panico e una tensione sotterranea inizia a salire, sullo sfondo, sta accadendo qualcosa di straordinario. E il testimone è solo uno.

High Voltage (Magasfeszültség)
Regia: Dániel Erdélyi
Ungheria, 2010, 35mm, 14 min
Sceneggiatura: Dániel Erdélyi
Fotografia: Gergely Pohárnok
Montaggio: Zoltán Kovács

Interpreti: Árpád Bogdán, Hermina Fátyol, Gábor Róbert, Dániel Erdélyi
La storia sociologica del nuovo mondo, con una tragica congiunzione.
Nella steppa ungherese due comunità convivono fianco a fianco come stranieri: gli operai di un’azienda high-tech e gli abitanti di un ghetto gitano. Questo accade nonostante entrambi condividano anche l’utilizzo dell’energia elettrica, con modalità e necessità diverse….

Touch (Érintés)
Regia: Ferenc Cakó
Ungheria, 2010, Animazione, 35mm, 6’
Sceneggiatura: Ferenc Cakó
Animazione: Ferenc Cakó
Fotografia: Antal Kazi
Montaggio: Magda Hap
Musica: Attila Pacsay

In questa animazione realizzata con la sabbia, Ferenc Cakó omaggia il suo defunto padre, che era un artista. Non è un tradizionale film biografico, tutt’altro, è un viaggio coinvolgente tra le profondità e gli apici delle emozioni, nel labirinto della società e delle relazioni uomo/donna.
La ricerca dell’espressione di sé, la scoperta della voce interiore dell’ispirazione, toccando la meditazione.

Cold Shower (Hidegzuhany)
Regia: Orsi Nagypál
Ungheria, 2010, HDCam, 14 min.
Sceneggiatura: Orsi Nagypál
Fotografia: Máté Herbai
Montaggio: Thomas Ernst
Musica: Dávid Szesztay
Interpreti: Gyula Hortwáth, Ferenc Margl, Sándor Bencze, András Attila Lukács, Zsófia Szalai, András Tóth

Durante una calda notte d’estate, Robert, un ingenuo diciassettenne e Feri, rom, membri entrambi del gruppo di teatro del liceo, si scontrano con i pregiudizi esistenti già da prima che loro nascessero. La lotta tra i due ragazzi viene interrotta dall’arrivo di una guardia notturna. I due ragazzi devono unire le forze per scappare: questa avventura li avvicinerà.

Tripe And Onions (Szalontüdő)
Regia: Márton Szirmai
Ungheria, 2006, 35mm, 7 min.
Sceneggiatura: Márton Szirmai
Fotografia: Gergely Pohárnok
Montaggio: Márton Szirmai

Celebration (Ünnep)
Regia: Ádám Császi
Ungheria, 2010, 16 min
Sceneggiatura: Ádám Császi
Fotografia: András Másik Szőke
Montaggio: Tamás Kollányi
Musica: Kristián Madranszki

Interpreti: Zsófi Szamosi, Zsolt Huszár, Márk Elliot, László Lukács
“Questo non è più il peso che a volte ti fa annegare per ore. Questo è un peso diverso” (trad. “This is no longer”, Paul Celan).

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Pubblicato il 22 Marzo 2011
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