Sindrome di Down: Maroni promette fondi per il lavoro senza barriere
Sessanta esperti si confronteranno da oggi a venerdì all'Insubria. Ospite anche il ministro che ha annunciato nuove risorse per l'inserimento dei disabili nel mondo del lavoro
«Il lavoro ha un ruolo prepotente nella vita di ognuno di noi. Per una persona con sindrome di Down rappresenta qualcosa di più, l’ingresso nell’età adulta, un passo importante per l’inserimento nella società». Con queste parole la professoressa Giovanna Brebbia, ha dato il via al secondo convegno nazionale dedicato alla "Persona Down e il mondo del lavoro". Un evento che prosegue il cammino intrapreso con successo lo scorso anno e che raduna a Varese più di sessanta professionisti oltre a centinaia di interessati. Lo dimostra la grande affluenza registrata anche questo pomeriggio nell’aula magna di via Ravasi dove è arrivato anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. «Ero venuto anche l’anno scorso – ha detto il Ministro -. Oltre all’amicizia che mi lega alla persona che ha organizzato l’evento, seguo con interesse il tema della disabilità. Me ne ero occupato quando ero ministro del Lavoro e continuo a farlo da ministro dell’Interno. In pochi sanno infatti che il ministero gestisce dei fondi delle Nazioni Unite, istituiti nel 1947. Erano stati previsti per far fronte alla guerra e progressivamente sono stati dedicati ai soggetti deboli e vulnerabili. Quest’anno, prendendo spunti proprio dal convegno, intendo finanziare dei progetti destinati all’inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. Il fondo ammonta quattro milioni di euro».
Durante la prima fase del convegno (che proseguirà domani e dopo all’Università dell’Insubria) è stato proiettato il documentario "Il lavoro piace", realizzato dagli stagisti del Corso di Laurea in scienze della comunicazione. Gli interventi di oggi hanno analizzato il tema del lavoro come fattore di crescita, di integrazione e di realizzazione sociale. Al termine si è tenuto un concerto e l’inaugurazione della mostra fotografica di Carlo Meazza.
La giornata di domani, giovedì 24 marzo, sarà invece divisa in quattro sezioni: dedicate agli aspetti scientifici, psicopedagogici, economico giuridici e al mondo della scuola. Venerdì 26 sarà invece la volta della tavola rotonda, dal titolo "Inserimento nel lavoro e integrazione nella nostra provincia".
«L’obiettivo di queste giornate – ha spiegato la professoressa Brebbia – è quello di mettere in comune esperienze diverse che arrivano dal mondo professionale e non solo. Vogliamo incontrare le famiglie e cercare insieme delle soluzioni innovative per superare i pregiudizi di un’identità culturale che rischia di rimanere sorda alle esigenze dell’altro».
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